sabato 29 maggio 2010

Questa parvenza di vita non lo merita

Dichiarata o meno, occasionale o ricorrente, la tentazione di chiudere il blog è di ogni blogger, e quando non sia per cause di forza maggiore, stanchezza o noia, può anche solo “per vedere di nascosto l’effetto che fa”, che è fra le più comuni fantasie umane, e che quindi non è da biasimare: chi non ha mai fantasticato sui propri funerali? Un po’ di narcisismo e un po’ di sadismo sono elementi essenziali di quell’umano desiderio di saggiare il mondo per vedere quanto sia rattristato nel sentirsi orfano della nostra esistenza.
Certo, c’è chi si suiciderebbe periodicamente, potendo, ma per fortuna non si può: già al secondo suicidio c’è chi sarebbe scettico e reagirebbe con quella irritante indifferenza che ammazza il narcisista e deprime il sadico. Senza contare che, già al primo suicidio, lo stronzo che se n’esce con un “meno male”, si trova sempre.
Ecco perché ritengo che al blogger che voglia chiudere il blog “per vedere di nascosto l’effetto che fa” convenga farlo quando è disposto a chiuderlo davvero, mettendo una croce sulla sua identità (reale o virtuale che sia), scomparendo per sempre. Fino ad allora, tacere circa l’intenzione, anche se questa fosse in relazione a cause di forza maggiore, stanchezza o noia. Ma il peggio del peggio, caro ***, giacché me lo chiedi, è il minacciare di chiudere il tuo blog e poi non farlo.

P.S.: Sta’ tranquillo sei vedrai il copia-incolla di questa email da me: ti copro d’asterischi.


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