giovedì 2 settembre 2010

Che brutta fine


Giorgio Forattini non è mai stato un grande disegnatore, ma da qualche tempo il suo tratto s’è fatto sempre più grossolano, qua e là perfino incerto, con una drastica caduta della qualità estetica della vignetta. Ma il segno più evidente di quello che ormai appare un irreversibile inaridimento della sua produzione è l’ormai costante ripiego nello stereotipo propagandistico, col compiaciuto e compiacente cedimento allo sbrego che insulta ma non offende, colpendo ma senza lasciar segno, come a cercare unicamente la risata grassa e col massimo risparmio.
Guardi una sua vignetta, riconosci la mano di Forattini e ormai non puoi più fare a meno di pensare: si ripete sempre peggio, sopravvive di autocitazioni che vanno a elemosinare credito a una attenzione sempre più pigra, a un lettore sempre più fidelizzato in una complicità di cui si sono smarrite le ragioni del patto e che rimane sospesa nell’abitudine a una cifra sempre meno curata. Non ha più niente da dire, Forattini, e tuttavia lo sbraita. Il sornione ha lasciato posto al bolso, il caustico all’irritante, lo schiaffo allo sputo. Che brutta fine.

5 commenti:

  1. Forattini e' finito dai tempi della battuta sulla "very fica"

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  2. non è mai stato un disegnatore, nè grande nè piccolo. volgare, grossolano, dal segno incerto - come le sue battute da caserma.
    klingsor

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  3. però, solo per la vignetta del Fanfani stappato merita ammirazione perpetua

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  4. Secondo me, la sua vignetta più riuscita, fu quella in cui un Berliguer stremato teneva sulle spalle un grossissimo tomo de "Il capitale", sul quale stava appollaiato Andreotti che leggeva "Il principe".
    Bisogna onestamente riconoscere che Forattini ebbe i suoi momenti di vera gloria.
    Oggi, s'è probabilmente ammosciato e vive di deja-vu; succede anche a cantanti, attori, poeti, scrittori, ecc., che, a un certo punto, esauriscono la loro vena creativa e si reiterano in maniera quasi compulsiva. Spesso, denaro e fama, non giocano a favore dell'immaginazione. Così, di primo acchito, mi viene in mente Vasco Rossi.

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  5. Posso citare i "classici"? Ecco: "Forattini fa schifo. Io voglio sapere il nome e il cognome di uno a cui piacciono le vignette di Forattini. Voglio vederlo. Voglio fargli l'esame: spiegami questa battuta. Perché ti sembra bella? Che cosa vuol dire?" (F. Facci, intervista a CSF, 17/04/2003)

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