martedì 1 marzo 2011

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“Nasce facendo tv innovativa su Raitre, poi passa a Raidue, comincia a sentirsi oppresso dall’egemonia di sinistra e s’incanaglisce, gira spot in cui rovista tra la spazzatura, conduce talk-shows sul sesso, fa spettacolo del se stesso panzone. Quello è il vero Ferrara. […] La strada alla Carfagna, in effetti, l’ha spianata lui: prima creatura televisiva a ottenere la responsabilità di un dicastero. Probabilmente, da lì in poi lui stesso ha cominciato a darsi un’importanza che prima non aveva, a studiacchiare un po’ di più. […] O pensate che sia un pensatore, Ferrara? Ha mai poi scritto libri? Lascerà qualcosa di intellettualmente interessante? Secondo me no”

Il ritorno dell’orco (Piste, 28.2.2011)



2 commenti:

  1. Magari se si scorda di tirare lo sciacquone in RAI, lascerà qualcosa di più interessante del suo pensiero volubile, volatile, prono.

    Ne parleranno come "l'immensa montagna di merda" e per una volta non sarà solo un epiteto.

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