giovedì 7 aprile 2011

L’aiuto della Chiesa alla popolazione giapponese

 

L’Osservatore Romano di domani ci spiega in cosa consista L’aiuto della Chiesa alla popolazione giapponese, che è l’altisonante titolo dell’articolo. Tutto come sempre, niente di nuovo. La Santa Sede, che anche stavolta di suo non caccia un euro, destina i proventi di una colletta, che verrà effettuata durante la messa in Cena Domini che Benedetto XVI celebrerà il Giovedì Santo”, alle “vittime del terremoto e del maremoto nella regione dell’Honshu orientale”, cioè al titolare di quella diocesi, il quale userà la somma “per aiutare persone in difficoltà, per riparare le chiese, per ricostruire le case”. In pratica, come sempre, l’aiuto della Chiesa alla popolazione giapponese consisterà nel raccogliere denaro fra i fedeli laici all’altro capo del mondo per far fronte alle urgenze della lontana diocesi giapponese, intesa come succursale della Santa Sede in Estremo Oriente, e infatti il vescovo di Sendai ringrazia a nome dei “cattolici del Giappone”, ai quali andrà quanto non servirà a costruire chiese nuove e case destinate al clero senzatetto.

L’aiuto non è al Giappone, ma alla chiesa cattolica giapponese. Non viene dalla Santa Sede, se non come frutto della colletta che ha organizzato. Non arriverà in Giappone prima del 21 aprile, e dunque non risponderà alle prime necessità, che sono quelle più drammatiche, ma alle seconde e alle terze. Volontari cattolici spaleranno fango, come probabilmente faranno pure i volontari non cattolici, ma lo faranno da cattolici, coordinati dal vescovo, e dunque il merito andrà alla diocesi. L’articolo è illuminante, ma il titolo non va bene. Sarebbe stato più corretto dire Anche in Giappone, la Chiesa è sempre uguale a se stessa.

 

8 commenti:

  1. Non male l'edizione di domani, vorrei tempo a disposizione (il sonno incombe) per cazzeggiare almeno sul Dylan a Pechino e l'archivio di Palatucci su pio dodici.

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  2. io non li aiuterei! questo terremoto è colpa dei peccati di qualcuno di questi giapponesi!

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  3. @ notturnoumano
    Lei è un fine teologo.

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  4. @ notturnoumano e Malvino
    Mi spiace deludervi esimi teologi ma non sono d'accordo. Io ritengo che questo terremoto faccia parte di un complesso disegno divino atto a dimostrare il vigoroso sentimento di carità cristiana che ne conseguirà.
    E la giustizia divina non potrà che colpire con una paterna catastrofe colui che rifiuterà l'obolo.

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  5. @ notturnoumano
    D'accordo sulla complessità del disegno, meno sull'attitudine a giudicare (almeno per voi cristiani, stando alla Buona Novella).
    Quanto a colpire colui che rifiuterà l'obolo, aspetto di vedere la ricevuta di versamento firmata dalla chiesa cattolica al popolo giapponese.
    Ad Maiora
    P.s. Ho studiato teologia sui testi di Bertrand Russell.
    P.P.s. Un saluto a Castaldi con i complimenti per questo suo spazio.

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  6. @ notturnoumano
    so bene, anche il mio lo era, anche se più amaro, prendendo spunto dal tuo ;)
    Ad Maiora

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