martedì 19 marzo 2013

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Se riduciamo il cattolicesimo a immagini che risultino commestibili all’ingenuo, la più appetibile risulterà senza dubbio quella del Papa Buono, che è cara pure ai miscredenti, mentre la più vomitevole risulterà probabilmente quella dei preti che hanno commesso abusi sessuali a danno dei minori affidati alle loro cure, che disgusta e indigna anche i più devoti tra i credenti. Bene, la dimostrazione che il cattolicesimo non può essere ridotto a questo genere di immagini sta nella controfirma di Giovanni XXIII in calce alla Crimen sollicitationis, che a beneficio di chi ha memoria corta giova rammentare coprì per decenni migliaia di pedofili in tonaca, insabbiandone gli stupri e riducendo al silenzio gli stuprati. L’ingenuo si chiederà com’è possibile che una pasta d’uomo come il Roncalli abbia dato il suo avallo a una mostruosità del genere, ma l’ingenuità ha un antidoto per ogni perplessità: gliel’avrà messa sotto il naso un cardinale di quelli che hanno una fogna al posto dell’anima – sarà la risposta – e lui, il Papa Buono, l’avrà controfirmata senza nemmeno leggerla.
Funziona così, l’antidoto: se non voglio complicarmi troppo la lettura della realtà e non voglio rendermi inservibile il santino dal quale il Roncalli mi sorride col suo simpatico faccione da curato di campagna col chiedermi com’è che in lui potessero coesistere la bonomia di chi dalla finestra mandava una carezza ai bambini e il cinismo di chi alla scrivania vistava la Crimen sollicitationis, ho bisogno di proteggerlo con l’immaginetta di un cattivone. È così che all’ingenuo la storia della Chiesa torna semplice: Gesù che carezza l’agnellino e Torquemada che scortica un ebreo, come se tra i due vi fosse un abisso, e allora va’ a capire chi tra i due può aver detto: «Chi non è con me è contro di me», senza dubbio deve averlo detto Torquemada.

4 commenti:

  1. Dovemmo aver bisogno di Pannella per sentirci dire Chi non è con me è contro di sé?

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  2. Non è mai esistito un papa buono, sono in pochi a saperlo tra quelli che non contano niente, mentre sono in tanti a saperlo fra quelli che contano, quelli che oggi hanno fatto visita, portato doni e baciato l'anello piscatorio. Maledetti ipocriti.

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  3. Ok, ha rinunciato alla croce in oro massiccio, e si accontenta di un anello placcato. Ma se, così facendo, i soldi che risparmia li usa per accaparrarsi altri palazzi e case su e giù per la penisola, per i cittadini italiani è pure peggio.

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  4. Se riduciamo il cattolicesimo, la perfezione nella sintesi.

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