venerdì 17 maggio 2013

Missione all'Onu

Suppongo siate stati in ansia riguardo agli esiti della missione di Marco Pannella all’Onu, no? Come? Manco sapevate fosse in missione? Vergogna, fatevelo dire. Perché è vero che il regime lo censura senza pietà negandogli le prime pagine dei quotidiani, le aperture dei tg e i talk show che meriterebbe sette volte a settimana, però pure voi, teste di cazzo, potreste interessarvene un pochino invece di star lì a perdere tutto il vostro tempo su recessione, tasso di disoccupazione e amenità del genere che la partitocrazia vi scodella in tavola al solo scopo di distrarvi dalle sue eroiche iniziative: non accampate scuse, c’è Radio Radicale, non l’ascoltate? Solo Stampa & Regime? Immaginavo. Non ci fosse Massimo Bordin, la mattina, lo Stato butterebbe al cesso 13 milioni di euro all’anno. Vabbe’, fa niente, ora vi ragguaglio io. La scorsa domenica, conversando con Valter Vecellio, che vi consiglio di osservare bene nel suo sovrumano sforzo di comprendere...




Capito? Poco? È perché siete delle teste di cazzo, ve lho detto. Probabilmente manco sapete chi sono gli uiguri. Vabbe’, fa niente, ora vi semplifico. In pratica, la missione era concepita in questo modo: partenza da Roma, arrivo a New York, di corsa in taxi al palazzone dell’Onu, toc-toc all’uscio dellambasciatore cinese e come quello apriva: «Ciao, ambasciato’, so venuto a dìtte che, se date un po d’autonomia a li tibetani e a li uiguri, ve do la parola mia – parola de Pannella, do you know? – che quelli nun napprofitteno e nun ve mettono li piedi sur collo. Famo er federalismo, nun vattizza? Pensatece bene prima de dino, sinnò me costringete ar satiagrà e poi so cazzi vostri».
Non vi precipitate a dare giudizi azzardati: sembra arteriosclerosi, ma è nonviolenza pannelliana, quella che, male che vada, ci scappa un soggiorno a New York. Chi paga aereo, albergo e ristorante alla Madonna pellegrina e ai quattro o cinque devoti che la portano in spalla? Domanda triviale, chi volete che paghi? Tutto alla voce «iniziative transnazionali», cosa pensate state finanziando quando date lobolo ai radicali?
Ma queste sono questioni marginali, meglio andare al sodo: come è andata? Beh, non è proprio tutto chiaro, ma pare che non gli abbiano nemmeno consentito di far toc-toc, ’sti stronzi di cinesi. Peggio per loro, ovviamente.



2 commenti:

  1. Le sirene di sottofondo erano quelle dell'ambulanza che andava a prenderlo d'urgenza per un TSO.

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  2. Pezzo fortissimo e godibilissimo.
    Il nostro, assistito dagli affettuosi badanti, sta elaborando il lutto di Bonino alla Farnesina: Bonino che vede il suo omologo americano e "dimentica" di tuonare contro le orribili nefandezze di Obama, quelle che il Nostro non manca mai di elencare tutte le domeniche e pure gli infrasettimanali.
    Il povero Cappato, da me sollecitato su tale 'dimenticanza', si è visibilmente arrampicato sugli specchi: il contesto, le alleanze, la necessità di essere realisti, ma come si fa...
    "Ma per fortuna che c'è il Giacinto..."

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