martedì 5 agosto 2014

[...]

Non c’è dubbio su chi romperà la tregua, c’è solo da scommettere su quando sarà rotta. E allora tutti a condannare Israele perché la sua risposta sembrerà spropositata. La condannerò anch’io, allora, perché ha accettato questa tregua prima di portare a termine il lavoro necessario alla sua sicurezza. Quanti palestinesi sono morti, stavolta? Quante case sono state rase al suolo, sulla Striscia di Gaza? Non abbastanza, c’è da giurarci. 

113 commenti:

  1. A prescindere dalle considerazioni politiche, storiche, umanitarie eccetera, dal punto di vista strettamente militare non afferro il senso di tanto dispiego di mezzi per contrastare il lancio di armi poco più dannose di un fuoco d'artificio. Sarebbe stato sufficiente piazzare un pezzo d'artiglieria a lunga gittata, traguardare i punti di lancio dei missili, e rispondere con un colpo di cannone per ogni razzo lanciato.

    Dopo un paio di giorni, gli abitanti di Gaza avrebbero linciato i guerriglieri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fuochi d'artificio, un cazzo.
      https://www.youtube.com/watch?v=AL5iLq06LZA

      Elimina
    2. Risposta puramente tecnica: in effetti la linea standard delle forze israeliane è proprio questa: parte il missile, arriva il lancio di un ordigno di precisione da un F16 o da un drone. In realtà ciò non avviene per ogni missile: a partire dal ritiro di Israele da Gaza nel 2005, ne sono stati lanciati più di 11mila (http://www.idfblog.com/facts-figures/rocket-attacks-toward-israel/ se la fonte sembra di parte, basta una ricerca su wikipedia, che riassume bene l'effetto dei cosiddetti fuochi d'artificio: http://en.wikipedia.org/wiki/Palestinian_rocket_attacks_on_Israel) e, in tal caso, di Gaza sarebbe rimasto ben poco in piedi.
      Le ragioni per cui si è deciso di impiegare aerei e droni invece dell'artiglieria, che sarebbe anche meno costosa, sono due: in primo luogo il fuoco di artiglieria è meno preciso, e quindi per colpire un bersaglio specifico è necessario saturare un'area più vasta, con ulteriori danni per la popolazione. In secondo luogo, la presenza di un controllore umano che guida il lancio permette di bloccarlo se c'è un forte rischio di vittime civili (come si vede per esempio qui: https://www.youtube.com/watch?v=OtL5QitoSC0, o qui: http://www.algemeiner.com/2012/11/19/new-battlefield-footage-shows-idf-aborting-missions-to-avoid-civilian-casualties-video/).

      Elimina
  2. Sembrava che gli allievi avessero superato i maestri (335 italiani per 33 tedeschi alle fosse ardeatine, 1800 palestinesi contro 3 israeliani a Gaza) . Ma hanno dimenticato la lezione fondamentale: si chiamava "soluzione finale". Non basta radere al suolo le case. Bisogna eliminare gli abitanti. A maggior gloria di Tsahal.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualcuno dovrebbe rendere edotta la madre dei cretini dell'esistenza degli anticoncezionali,

      Elimina
  3. Sono i tuoi palestinesi ad avere nel loro programma la "soluzione finale", i miei israeliani si limitano a difendersi. E mi pare che a te bruci il culo il fatto che lo sappiano fare molto bene.

    RispondiElimina
  4. Lo saprebbe fare chiunque avendo alle spalle l'apparato militare USA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'apparato militare Usa alle spalle di Israele? Hai sniffato colla?

      Elimina
    2. Caspita, Malvino, non sapevo possedessi queste capacità divinatorie ... forse dovresti fare il ministro degli esteri se hai questi talenti ... anche se io non ti vorrei nemmeno come amministratore del condominio, visto che straparli di case da radere al suolo ... in quelle case c'erano, ci sono e ci saranno civili, uomini donne e bambini, e chiedi agli altri se sniffano colla? Riesci anche solo ad immaginarti il corpo di un bambino dilaniato, anche se questo dovesse avvenire "per la sicurezza di Israele"? Quanti cazzo di morti vuoi per questa sicurezza?

      Elimina
    3. non fosse stato per il ponte aereo Usa nel 1973 si sarebbe messa davvero male per israele. questo è un fatto storico. altro fatto sono i soldi (e le armi) che dagli Usa piovono su Israele. tre miliarducci l'anno.

      Elimina
    4. @ Garbo
      I morti li vuole Hamas, non io.

      @ Anonimo
      Non sono aiuti. E' import/export. Dello stesso tipo che i palestinesi intrattengono con l'Iran.

      Elimina
    5. questa l'annoto perché non è erba comune

      Elimina
    6. È con ogni probabilità la medesima marca di erba-colla di cui fanno uso Noam Chomsky e il senatore statunitense Patrick Leahy.

      @urzidil Occhio che funge anche da anticoncezionale ;)

      "Da alcuni anni c’è una buona base di richieste pubbliche perché Washington osservi le sue leggi e tagli gli aiuti militari a Israele. La legge statunitense prevede infatti che “nessuna assistenza alla sicurezza può essere fornita a qualsiasi paese il cui governo si impegna in uno schema costante di gravi violazioni dei diritti umani internazionalmente riconosciuti”. Israele certamente è colpevole di questo schema costante, e lo è stato per molti anni.

      Il senatore Patrick Leahy del Vermont, autore di questa disposizione di legge, ne ha dimostrato il potenziale di applicabilità nei confronti di Israele in casi specifici, e con uno sforzo educativo, organizzativo e attivista ha portato avanti delle iniziative che potrebbero essere perseguite successivamente".

      - http://nena-news.it/noam-chomsky-datemi-un-titolo-per-favore/

      @Antonio C. Grazie per il link deflagrante

      Elimina
  5. "La condannerò anch’io, allora, perché ha accettato questa tregua prima di portare a termine il lavoro necessario alla sua sicurezza."
    Che nella mentalità sionista vuol dire un solo stato e un solo popolo.
    Alla fine lo stato che (a parole) aveva accettato la clausola due stati e due popoli avrà realizzato il programma ostentato dall'altra parte, dei terroristi peri ntenderci, che prevedeva un solo stato per un solo popolo.
    Con l'applauso di chi continuerà ad avvallare la scusante che gli altri (a parole) si vprefiggevano di eliminarli.
    Onestà vorrebbe che chi difende le scelte di Israele si dichiari favorevole anche alla pulizia etnica dell'intera area. Perchè di questo si tratta, e non da oggi, ma dal '48.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli arabi che vivono in Israele non hanno nulla di che lamentarsi.

      Elimina
    2. Sei sicuro? Hai visto come vivono?

      Elimina
    3. Cazzata galattica: lei parla accecato dall'odio.
      Editoriale di Haaretz del 14.giugno 2013, il primo che ho trovato.
      Le darei direttamente il link, ma è un articolo a pagamento.

      One out of every five citizens in the State of Israel today is an Arab. Nonetheless, for most of the Jews living in Israel, the Arabs are transparent. They do not meet them in the street since most Arabs live in separate towns or in separate neighborhoods inside mixed cities.

      They also don’t meet them at work since Arabs have a hard time making their way in the Israeli labor market, and certainly have a very hard time filling desirable jobs. They also don’t meet them in government offices since the government itself does not meet the goals it set for itself for employing Arabs − only 7.8 percent of government workers are Arabs. And of course their children don’t meet Arab children since the Arab state educational system is separate from the Jewish one.

      That is how the State of Israel lives as two separate states, one Arab and one Jewish, and the gap between the two countries in terms of standard of living, income level, quality of education and employment rate is enormous. This is the gap between the Jewish state of Israel, which is a developed Western nation, and the Arab state of Israel, which is no more than a Third World country.

      Now two senior researchers have come forward, Prof. Eran Yashiv, head of Tel Aviv University’s Department of Public Policy, and Dr. Nitza Kasir of the Bank of Israel’s Research Department, and quantified the huge price the State of Israel pays for being two countries within one state. Based on Yashiv and Kasir’s estimates, Israel loses tens of billions of shekels because of the employment and educational backwardness of Israeli Arabs. In their estimation, if Israel would succeed in closing the gap from which the Arabs suffer, the state would benefit from an additional NIS 40 billion through 2030 and some NIS 120 billion by 2050.

      The calculations reveal that in order to close this gap, it is necessary to make an enormous investment in the Arab population: Some NIS 8 billion over the next five years. But the return on investment will be unrivaled and reach an annual return of 7.3 percent. Clearly, it is a supreme Israeli interest to invest incredible efforts to help Arab citizens acquire education and integrate into the Israeli labor market.

      Elimina
    4. Ottimo articolo, che mette in luce la realtà della popolazione arabo-israeliana: cittadini a tutti gli effetti, titolari di ogni diritto democratico, che patiscono una condizione di scarso inserimento sociale per effetto di uno scarso livello di formazione, dovuto alla minore efficienza del sistema scolastico in lingua araba.
      Infatti, in Israele sono presenti due sistemi di istruzione nelle lingue ufficiali del Paese (ebraico e arabo), il che è perfettamente in linea con gli statuti internazionali sulle minoranze linguistiche: sarebbe inaccettabile che i bambini arabi dovessero andare a scuole in lingua ebraica, con tutti gli effetti di sradicamento identitario e assimilazione più o meno forzata che ne deriverebbero.
      D'altra parte, è giusto e logico fare il possibile perché i livelli formativi delle scuole in arabo siano all'altezza di quelle in ebraico, specie considerando i requisiti notoriamente molto alti dell'istruzione universitaria e del mercato del lavoro in Israele. Ma non credo che ciò giustifichi accuse di discriminazione, razzismo o addirittura apartheid, che difatti non sono presenti, nemmeno implicitamente, nell'articolo citato.
      L'opportunità, per non dire la necessità, di investire nel miglioramento dell'istruzione pubblica in lingua araba può essere semmai paragonata a quanto sarebbe da fare, in Italia, per migliorare il livello delle scuole nelle regioni meridionali, che producono diplomati di livello inferiore rispetto a quelle del nord, come attestano tutte le ricerche in merito, con conseguenti effetti micidiali sull'occupazione l'occupabilità.
      Che facciamo, vogliamo accusare anche l'Italia di essere intrinsecamente razzista e discriminatoria?

      Elimina
    5. Sig, Anonimo, che gli arabi non stiano simpatici agli ebrei (Jews, c'è scritto) non ha bisogno di dimostrazioni. E non ne ha neppure l'antipatia degli arabi nei confronti degli ebrei, credo.
      Quindi, la situazione va valutata secondo un altro criterio, cioè da dove vengono le garanzie maggiori di una nazioni (o due, se vuole) che poggiano sullo stato di diritto.
      Detto ciò, le chiedo se il link che metto di seguito porta a contenuti squisitamente propagandistici oppure c'è qualcosa di vero, che ci dia la misura di chi è più prossimo all'obiettivo di una società pacifica e - per quanto umanamente possibile - giusta.

      https://ilblogdibarbara.files.wordpress.com/2014/08/arabs-in-israel.jpg

      Elimina
    6. Ma di che si lamentano? E' così bello vivere in una riserva! E se non lo capiscono vadano a chiederlo ai pellerossa che lo fanno in allegria da 150 anni.

      Elimina
  6. Va bene è Hamas che attacca e Israele si difende.. ma basta davvero questo a chiudere ogni discorso? Siccome di là ci sono quei nazisti di Hamas vale tutto? Non esiste difesa eccessiva? Non esiste l'obbligo di cercare di non coinvolgere chi non c'entra? e ancora prima di appurare chi c'entra e chi no? Capisco la volontà di proteggere la propria gente e anche i propri soldati, ma se un terrorista lancia una bomba, o mille terroristi lanciano mille bombe, è quell'uno o sono quei mille i colpevoli da punire, non i loro condomini, i loro vicini di casa, la gente del loro quartiere. E davvero tutti quelli che Israele identifica come terroristi o complici lo sono? c'è forse stato un vero processo per appurarlo? o basta trovarsi lì per meritarsi un bombardamento? la difesa non vuole proporzione? e se uno avanza dei dubbi perchè deve subito essere bollato come anti israeliano? io non ho bisogno di odiare l'Italia per cirticare Renzi, perchè devo odiare Israele per criticarne alcuni atti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fino a quando i palestinesi innocenti, se ce ne sono (intendo quelli che non vogliono la distruzione di Israele), tollereranno che i terroristi li usino come scudi umani, sì, basta trovarsi lì per meritarsi un bombardamento.

      Elimina
    2. Qualche giorno fa Chris Hedges scrive «I, along with every other reporter I know who has worked in Gaza, have never seen any evidence that Hamas uses civilians as “human shields.”», lui è un premio Pulizter per le attività di corrispondente di guerra in medio oriente ma sicuramente tu o molti dei tuoi lettori potete smentirlo.
      Per quanto riguarda i link disseminati qual e là nei commenti con la certezza, non infondata, che in rete si legge una parola e se ne saltano cinquanta, a volte qualcuno legge gli articoli e guarda i video linkati. Nel tuo video ascolto la testimonianza condivisibile di chi lavora per curare ma non uno straccio di analisi della situazione dall'altra parte, non vedo nulla sia connesso con la potenzialità distruttrice dei razzi lanciati da Gaza. Non che siano confetti, sia chiaro, indubbiamente seminano terrore, anche questo è chiaro, ma per raffrontarli all'eccidio di questi giorni dovrei sniffare altro che colla! Aiutano inoltre gli altri link, evidentemente portati a tuo supporto, dove si afferma che dal 2001 ad oggi i more than 15,200 rockets and mortars hanno ucciso 27 civili e 13 soldati. Sia chiaro, non che quelle 40 vite valessero niente, ma una fredda analisi dei numeri direbbe che quello di Hamas è un attacco quanto meno inefficiente, ma qui non cedo spazio a valutazioni di bassa contabilità. Non vedo invece nessuna conisderazione sui paletti allenegoziazione che sia Israele sia Hamas hanno messo di volta in volta. Non leggo nulla sulle attribuzioni di quote dei proventi del giacimento di gas naturale al largo delle coste di Gaza che pur essendo in territorio palestinese Israele rivendica, non leggo nulla riguardo al fatto che la responsabilità di Hamas dell'uccisione dei tre ragazzi israeliani, l'ultimo casus belli dichiarato, è stata smentita da un portavoce della polizia israeliana, non leggo nulla di tutto questo.
      Complimenti per il tifo, complimenti per la misurata domanda che ti poni se ci sono palestinesi innocenti. Una sola domanda da parte mia, quando negli articoli citati si riporta "Since Israel withdrew from the Gaza Strip", cosa si intende esattamente con withdrew?

      Elimina
    3. Io vorrei capire, in concreto, che cosa dovrebbe fare Israele per difendersi senza essere accusato di eccedere. Il diritto militare internazionale stipula che chi utilizza i civili come mimetizzazione o protezione è responsabile delle loro sofferenze, e che l'utilizzo da parte di uno dei contendenti di un sito civile o comunque protetto (per esempio, dalla croce rossa o dalla bandiera bianca) per fini bellici lo rende un bersaglio legittimo per l'altro contendente.
      In ogni caso, parliamo di sostanza: l'IDF sostiene di aver attaccato un totale di 4762 obiettivi (http://www.idfblog.com/blog/2014/08/05/operation-protective-edge-numbers/). Se il totale di vittime è, stando alle stime più recenti, di circa 2.000, siamo a 0,4 vittime per obiettivo colpito, il che attesta una straordinaria attenzione da parte delle forze israeliane, soprattutto in un'operazione condotta in territorio urbano con utilizzo di artiglieria e aviazione. Se poi si considera che, sempre stando all'IDF, più di 750 di queste vittime erano combattenti nemici (dunque, obiettivi legittimi secondo qualsiasi interpretazione sennatamente ipotizzabile), siamo a un civile ogni quattro obiettivi colpiti, il che non sarebbe possibile senza un'estrema moderazione.

      Elimina
    4. @ Antonio C. visto che mi sento chiamato in causa, rispondo: per ritiro di Israele da Gaza intendo lo smantellamento di tutti i 21 insediamenti ebraici nella striscia e il ritiro di ogni presenza militare stabile nella zona, con il conseguente controllo dei confini. Mi sembra una definizione soddisfacente di ritiro: se lei considera il pattugliamento costante dello spazio aereo e la restrizione delle acque territoriali di Gaza come forme di occupazione, mi pare che non abbia ben chiara la distinzione tra occupazione e blocco.
      Il blocco, o meglio il controllo rigoroso del traffico in entrata e in uscita, è una forma del tutto legittima di salvaguardia rispetto a un'entità politica che si dichiara apertamente ostile e, quel che è più significativo, compie azioni indubbiamente ostili con continuità, la cui efficacia potrebbe soltanto crescere se l'entità in questione potesse agire con maggiore libertà.
      Se mi permette, vorrei porle una domanda io: mi sa dire quali elementi di legittimità hanno i gruppi armati che operano da Gaza a continuare ad attaccare Israele?

      Un'ultima annotazione: il casus belli per l'operazione Protective Edge non è stata l'uccisione dei tre ragazzi ma il forte incremento nel lancio di razzi e il tentativo di infiltrazione di combattenti attraverso i tunnel durante l'operazione Brother's Keepers.

      Elimina
    5. Urzidil, cosa fai il ragioniere, il contabile della morte?

      Elimina
    6. Sa, da certe patti viene considerata Buona pratica il commisurare le affermazioni ai fatti e i fatti, più o meno da Gallileo in poi, si misurano. Ora, qui abbiamo due affermazioni: secondo l'una, Israele mire rebbi deliberatamente ai civili, secondo l'altra, farebbe il possibile per evitarli. Al riscontro dei fatti, cioè alla loro misurazione e valutazione, risulta che o è vera la seconda affermazione, o gli israeliani hanno davvero una pessima mira.
      Si chiama metodo razionale, lo provi anche lei ogni tanto , ché non produce subito assuefazione.

      Elimina
    7. Non si tratta di buona o cattiva mira: è una questione puramente economica. Sparare nel mucchio costa di meno ed è efficace. Oltretutto serve a gratifiticare le pulsioni miltariste degli strateghi, col culo al caldo, di internet.

      Elimina
  7. I palestinesi innocenti sono quelli che scendono in piazza a festeggiare quando qualcuno riesce a farsi esplodere su un autobus?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il miglior palestinese buono è quello morto.

      Philip Henry Sheridan junior

      Elimina
  8. Questo post dimostra in modo incontrovertibile quello che da tempo sostengo.
    La Fede in Dio e l'Allucinazione per il Denaro sono le radici di ogni violenza sulla Terra.
    Gli ebrei hanno inventato dio e sono allucinati dal denaro.
    Da sempre dove c'è un ebreo c'è violenza:

    Vedi: http://giamba2016.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=109393&yy=2014&mm=7&p=3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Da sempre dove c'è un ebreo c'è violenza".
      Sembrerebbe che questa osservazione dia sostegno a quanto sostiene Malvino, sul diritto che Israele ha a difendersi.

      P.S.: una qualche pur vaga percezione del fenomeno della varietà ebreo non praticante o non credente?

      Elimina
  9. Questi post mi lasciano sempre l'amaro in bocca. Come si può essere tanto raffinati pensatori quando l'argomento é, per dire, l'arte, e tanto ingenui in politica estera? Cosi intriso di informazioni prese chissà dove negli anni da essere più sionista dei sionisti stessi. A tanto arriva il senso di colpa atavico dell'Olocausto?

    RispondiElimina
  10. X GIAMBA

    Simpatica la teoria "La Fede in Dio e l'Allucinazione per il Denaro sono le radici di ogni violenza sulla Terra" e soprattutto la conclusione: "dove c'è un ebreo c'è violenza"
    Ci si potrebbe fare un libricino da mettere nello zainetto a tutti quanti vogliono intraprendere l'allegra scampagnata del Jihad o qualsiasi corteo nelle nostre città prima dell'happy hours.

    Prendiamo qualcosa di diametralmente opposto a 'fede' e 'denaro' : il comunismo. (Almeno così mi è stato insegnato alle feste dell'Unita tra una salamella e l'altra)

    Eppure qualcosa di 'violento' è successo anche qua, ad esempio:
    Gioie ai loro connazionali:
    - carestia in Ucrania
    - purghe varie
    - carestia in Cina
    - rivoluzione culturale in Cina
    - Cambogia e l'amico pol pot
    Dell'amore e il rispetto per l'ambiente poi non ne parliamo:
    - prosciugamento di laghi per farne campi da coltivare ( e non solo il lago di Sevan )
    - insediamenti minerari e industriali vari
    - Chernobyl

    Escludendo il complotto dei medici ebraici, mi pare che la teoria 'delle radici della violenza' non regga.
    Una teoria che sarebbe stata smontata anche da un Giovanardi qulasiasi … no dico Giovanardi !


    Quindi cerchiamo di togliere 'radici' e smettere di credere di aver trovato il sottile ragionamento che giustifica l'odio nei confronti degli ebrei.
    Odi gli ebrei ? Bene, anch'io odio gli interisti ma non ne cerco una motivazione razionale. Indosso sciarpetta e berretto e ciò mi basta.

    Se proprio ti sei fissato nel trovare 'le radici della violenza sulla terra' di posso dare qualche suggerimento:
    - da ogni deficiente che si crede tanto intelligente da formulare teorie 'razionali' che non reggono il confronto neanche con un bambino di 9 anni ( che pare essere l'età celebrale di tal Giovanardi)

    mi stia bene
    etoregonzaga

    RispondiElimina
  11. ““I morti li vuole Hamas, non io”, è un sollievo per me (e credo per migliaia di palestinesi) sapere che tu non li vuoi morti, per un attimo abbiamo temuto il peggio. Però, mi pare che tu continui a fare affidamento sulla sfera di cristallo di cui parlavo prima, perché sembri avere delle certezze che io non ho: infatti, tu sai come stanno le cose, la colpa è di Hamas, non solo quando a morire sono israeliani ma anche e soprattutto forse quando muoiono palestinesi. Ci dev’essere un accanimento masochistico dei palestinesi contro se stessi pari se non superiore a quella di quel tale Origene, cristiano, che secondo la Patrologia sembra si fosse evirato pur di non cadere in tentazione: Origene si tagliò i cabasisi mentre i palestinesi espongono la loro prole alle bombe nemiche.
    A me questo argomento non convince per niente, che Hamas possa strumentalizzare l’uccisione di civili per sensibilizzare (fra l’altro senza risultati sensibili visto che nessuno muove un dito e le condanne sono puramente verbali) è un fatto che posso anche accettare, che Hamas si nasconda dietro donne e bambini o che addirittura li usi come scudi umani è un falso creato appositamente da Israele per giustificare i suoi massacri.
    Nessuna popolazione civile al mondo proteggerebbe un’organizzazione che utilizzasse come scudi umani i suoi figli, sarebbe aberrante per chiunque oltre a non avere senso alcuno: lotti per dare un futuro migliore ai tuoi figli e li esponi al massacro?
    Questo tipo di argomentazione serve soltanto a giustificare i propri massacri e la propria ferocia e sposta l’attenzione da chi praticamente preme il grilletto di un fucile o la cloche di un aereo o di un carro armato, uccidendo di fatto indiscriminatamente, alle vittime che muoiono in seguito a queste azioni, sostenendo che in pratica è colpa loro se muoiono, perché non sono sfollati (“…basta trovarsi lì per meritarsi un bombardamento”, dici, certo che sono proprio ostinati a stare proprio sotto le bombe a casa loro, poi dicono che non se la sono cercata, a saperlo li mandavamo tutti quanti in villeggiatura sulla Costiera Amalfitana) , perché Hamas li usa come scudi, perché si ostinano a lanciare razzi e a mettere in pericolo la tranquillità di Israele.
    Anche Hitler usò questo argomento: “Abbiamo attaccato la Cecoslovacchia … la Polonia … la Francia perché ci minacciavano, perché ci hanno attaccati loro per primi, perché limitavano il nostro spazio vitale, perché erano una minaccia per la Germania”.
    Nessuno ti viene a dire: “Abbiamo ucciso quelle popolazioni civili perché siamo dei pazzi criminali”, tutti quanti (anche i pazzi criminali) uccidono sempre per i più nobili motivi, uccidono per difendersi, uccidono perché non possono farne a meno.
    “O noi o loro!” è sempre stato l’incipit di ogni genocidio, dall’ “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi” del vescovo di Narbona prima di far trucidare tutti gli abitanti di Béziers, cristiani e catari, e peggio per i cristiani che si trovavano li, a: “L’unico indiano buono è quello morto” del maggiore Sheridan, … gli esempi possono essere infiniti.
    (segue)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Shylock, presumo che questo tuo nome non sia soltanto un omaggio a Shakespeare né il semplice indizio delle tue letture preferite, certo che sei un tipo curioso, liquidi con “Esticazzi!” Chris Hedges citato da Antonio e pretendi che crediamo senza battere ciglio alle congetture di un oscuro, smandrappato, giornalista di France24, la TV di Chirac?
      Non devi farmi vedere dov’è caduto il missile se vuoi far passare il discorso dell’uso di bambini e della popolazione civile come scudi umani, dovresti invece farmelo vedere quando parte, con quel contorno di bambini che dici a “protezione”, una protezione che evidentemente non serve a niente visto che i bambini muoiono come mosche lo stesso … io al posto di Hamas cambierei quei missili imprecisi e poco efficaci con l’alabarda spaziale di Goldrake, e al posto di quei bambini userei gli scudi termici.
      Certo che hai un’immagine poco edificante dei palestinesi, trasformarli da popolo vittima di una inopinata invasione (non che non fosse giusto che Israele avesse uno Stato e un territorio suo, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, ma più maldestramente di così non si poteva realizzare, è stato concepito come un’operazione coloniale dagli inglesi e si è sempre più concretizzato come un’invasione non gradita) a “banda di tagliagole”.
      Disprezzare l’altro, il nemico, è sempre il primo passo che giustifica ogni possibile azione, persino se fossi tu a tagliare loro la gola saresti giustificato, tanto sono tagliagole, allora taglio io per primo la gola a loro, prima che loro la taglino a me, è ciò che succede sempre quando si accendono conflitti di questo tipo, si accusa il nemico delle stesse nefandezze che noi facciamo o vorremmo fare, si chiamo “proiezione” in psicoanalisi, e consiste nel trasferire su una persona esterna tutte quelle pulsioni che considereremmo abiette se le riconoscessimo in noi.
      Ti basta semplicemente prenderti in mano qualsiasi bibbia o i libri di Giuseppe Flavio per renderti conto che i “giudei” da quando misero piede nella terra di Canaan sono passati da una guerra all’altra e non sono secondi a nessuno nel tagliar gole “in missione per conto di dio”.
      Non voglio ribaltare la tua accusa, voglio fartene toccare con mano l’inconsistenza e vorrei farti capire che il vero problema è proprio questo, trasformare gli uomini, gli avversari, in esseri abietti, solo così i tedeschi poterono rinchiudere persone umane in lager, solo così poterono metterli nei forni crematori, solo così si può spegnere la vita di un bambino, ma sei costretto a fare due movimenti psicologici: trasformare l’altro in un essere indegno, in un subumano, in un essere contro natura, e questo è il polo esplicito della faccenda, e trasformarti tu in un essere altrettanto abietto, in un carnefice, e questo è il polo implicito ma inconsapevole.
      Dopo un po’ comincerai a guardare il mondo diviso in blocchi, noi-loro, bene-male, e chiunque non sta con noi sta contro di noi, persino chi cerca di farti ragionare lo trovi “tiepido” nel migliore dei casi o al soldo di qualcuno, o fanatico, o che “non capisce” … è questa l’assurdità più grande ed è per questo che non si può parlare serenamente di questa decennale guerra perché rischi di passare per antisionista, per razzista, se non peggio, e chi trova voce in capitolo, i più acclamati, sono i più fanatici i più manichei, quelli che risolvono la cosa con la violenza, quelli che ricorrerebbero anche a soluzioni estreme e finali (anche se è storicamente dimostrato che queste soluzioni non hanno mai portato a niente).

      I fanatici come Netanyahu e il suo entourage e Hamas trovano improvvisamente popolarità in tempi di crisi perché propongono soluzioni semplici e semplicistiche a problemi complessi, riducono la complessità alla loro portata e formulano soluzioni assurde che in genere amplificano il problema e la crisi, perché è dalla crisi che loro traggono il potere.

      Elimina
  12. Ora, io credo che di fronte al cadavere di una sola donna o di un solo bambino non ci siano più ragioni o giustificazioni che tengano e chi giustifica in qualche modo questo tipo di azioni se ne fa complice.
    Hamas, poi, non è nata sotto un cavolo, si è creata pian piano dall’impotenza, dalla rabbia, dalla disperazione; anch’io sarei molto incazzato se altre persone venissero a casa mia pretendendo di abitarci perché i loro avi ci abitavano due millenni prima, occupassero le stanze migliori progressivamente fino a rinchiudere me e la mia famiglia nello sgabuzzino, erigessero mura e concertine di filo spinato per non contaminarsi con noi (in pratica è l’idea del ghetto trasposta in Palestina), ci sottoponessero a decine di check point per ogni nostro spostamento, a cui dovremmo sottoporci con la stessa umiliazione dei romani quando dovettero passare sotto le forche caudine, e diventassero di fatto i nostri nuovi padroni perché per sopravvivere dovremmo lavorare per loro in cambio di qualche nocciolina come le scimmie allo zoo.
    Se a questo aggiungi quasi tre quarti di secolo di guerre, di rappresaglie, ondate di coloni che sembrano non finire mai di arrivare, la totale indifferenza del mondo a cui non frega niente della Palestina perché non possiede alcuna ricchezza, e la comodità per l’Occidente (USA in capo) di avere uno Stato alleato di tutta fiducia incuneato come una spina nel fianco in Medio Oriente fra i paesi produttori di petrolio … allora forse puoi capire la rabbia, la disperazione e perché Hamas è diventato il primo partito in Palestina.
    Non giustifico Hamas, ne sono ben lontano, ma ancora meno giustifico il governo israeliano che produce periodicamente solo morti, altra rabbia, altra disperazione, altri razzi ed è inconsapevolmente (o forse no) il maggior sponsor di Hamas.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://www.youtube.com/watch?v=R-okjIj8MSY

      @Garbo, sarebbe questa "l'idea del ghetto trasposta in Palestina"?

      Elimina
    2. Inutile concludere dicendo che non giustifichi Hamas quando hai speso centinaia di parole per sostenere il contrario. Dopo che hai affermato: "anch’io sarei molto incazzato se altre persone venissero a casa mia pretendendo di abitarci"
      e altre menzogne prive di fondamento. Il tentativo di mascherare la tua natura è disperato.

      Elimina
    3. Rachel,
      il tuo filmato mi sembra un film USA degli anni 50 dove trovi la famigliola felice che vive in una casa col giardino, fa il barbecue la domenica, sono dotati di tutti gli elettrodomestici, hanno una Cadillac familiare, lui è impomatato come un manichino della Rinascente e lei sembra sempre uscita dalla parrucchiera e dall’estetista, anche mentre cucina o cura il giardino. Fammi vedere, invece, come vivono gli abitanti di Gaza, non i supermercati di Gerusalemme, fammi vedere le macerie, i check point, la vita reale insomma, non la pubblicità del Mulino Bianco.

      Giovanni,
      lascia stare la mia natura, quando si inizia a parlare di “natura” mi girano i cabasisi così vorticosamente che potrei interferire con l’anticiclone delle Azzorre … i nazisti si sentirono autorizzati ad eliminare molta gente e ad imporre il proprio dominio prima in Europa e poi nel mondo perché consideravano gli altri di “natura” inferiore.

      Elimina
    4. Prenderò nota che natura va aggiunta a tutta la serie di parole da evitare per non essere definiti nazisti, eugenisti, sionisti...
      Aiutami a definire altrimenti la parzialità di giudizio quando sugli di ebrei e, in aggiunta, la tecnica del chiagni e fotti con cui comunichi a Malvino che qualcuno da il peggio di sé.

      Elimina
    5. @Garbo, non le ho fatto vedere nessun supermercato di Gerusalemme. Quello che ho postato era un centro commerciale inaugurato a Gaza city nel 2010. Al suo interno si vendono anche prodotti israeliani, alla faccia del boicottaggio.
      Non chieda a me di mostrarle i checkpoint o le macerie, è piena la blogosfera di anime belle che possono darle quel tipo di informazione.
      Un saluto

      Elimina
    6. "Quando" e "di" sono residui di una correzione mentre il "da" senza accento è prodotto di ignoranza.

      Elimina
    7. Giovanni
      “Aiutami a definire altrimenti la parzialità di giudizio …” esistono dei buoni vocabolari della lingua italiana; “"Quando" e "di" sono residui di una correzione mentre il "da" senza accento è prodotto di ignoranza” … che fai, ti correggi i compiti da solo? Suvvia, non siamo a scuola e non siamo così feroci da attaccarti su un da non accentato :-).

      Rachel,
      al di là delle hegeliane “anime belle” a cui potrei chiedere informazioni in rete, esistono diversi film ben fatti, documentari, interviste, dossier su come stanno le cose, su quale sia la realtà in Palestina, per farmene un’idea più approfondita non mi resta che andare di persona, ma dovrò aspettare che smetta di piovere piombo perché come ateo non-devoto ritengo di avere una sola vita, questa, e non credo mi attendano né le 40 Urì che spettano ad ogni buon musulmano né il mondo a venire, o Paradiso o giardino dell’Eden in cui credono i cristiani e gli ebrei. Ah, io sono contrario ad ogni forma di boicottaggio dei prodotti, sono piuttosto favorevole al boicottaggio delle persone che vedono la guerra come unica soluzione.
      Un saluto a Lei.

      Elimina
    8. Ma figurati, certo, lo so che non sei feroce.
      Non approfitteresti certo di una tastiera per irridere degli interlocutori o per dargli o del nazista se lo fossi.

      Elimina
    9. @Garbo vada ora in Israele. Provi l'ebbrezza del suono delle sirene che l'avvisano dell'arrivo di un missile proveniente da Gaza.
      Il più delle volte ringrazierà l'invenzione dell'Iron Dome. Ma ha un costo questo sistema di difesa quasi infallibile.
      Purtroppo i palestinesi tutti i soldi che hanno ricevuto dalle comunità internazionali, tra cui l'europea, hanno preferito spenderli in armi per distruggere lo stato d'Israele.
      Quale è per lei la soluzione a tutto questo se non la guerra? Se la trova merita il Nobel per la pace.
      Un saluto.

      Elimina
  13. Solo alcuni suggerimenti di lettura da parte di noti affiliati di organizzazioni terroristiche, gli ultimi suggerimenti da parte mia
    http://www.aldogiannuli.it/2014/08/israele-ritiro-gaza/
    http://nena-news.it/noam-chomsky-datemi-un-titolo-per-favore/
    questi poi i più pericolosi di tutti
    http://rete-eco.it/
    Sono abituato alle argomentazioni, come quelle di Garbo per fare un esempio, e so anche che le argomentazioni sono inutili dove il tifo è di casa, anzi è favorito dal padrone di casa. Non ho altro da dire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non c'è solo Noam Chomsky, democraticamente espulso da Israele nel 2010, mentre era in visita in Cisgiordania, a causa delle sue idee.
      http://www.rinascita.eu/index.php?action=rubricanews&id=2300

      Ci sono altri famosi antisemiti alla Gideon Levy, che scrive cose che, pubblicate in nota a questo post, susciterebbero sacrosanti fulmini e meritate saette.
      Cose come queste:
      "È così facile essere un israeliano: la tua coscienza è pura come la neve, perché tutto è colpa di Hamas. I razzi sono colpa di Hamas. Hamas ha cominciato la guerra, senza alcuna motivazione. Hamas è un’organizzazione terrorista. I suoi esponenti non sono altro che bestie, nati per uccidere, fondamentalisti....La tragedia ha raggiunto le dimensioni di un massacro, ma Israele ha le mani e la coscienza pulite. È tutta colpa di Hamas.
      http://www.internazionale.it/opinioni/gideon-levy/2014/08/01/tutta-colpa-di-hamas/

      Ma c'è anche di peggio: c'è quell'autentico, mostruoso esemplare di odio antisemita che risponde al nome di Amira Hass, che si permette di vivere in Cisgiordania (e per questo ogni tanto si fa un po' di democratico carcere) e di raccontare le umiliazioni e le difficoltà di un popolo schiacciato, strangolato da insediamenti illegali, muri e posti di blocco e privato di tutto:
      http://www.haaretz.com/opinion/.premium-1.606645

      Poi ci sarebbero le denunce violentemente antisemite di Amnesty, ai cui operatori presenti a Gaza è stato impedito di soccorrere i feriti civili disseminati nelle strade;
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/07/gaza-report-di-amnesty-attacchi-israeliani-a-ospedali-e-medici/1084629/

      Anche le convenzioni di Ginevra manifestano sintomi preoccupanti di antisemitismo nel momento in cui definiscono crimini di guerra e contro l'umanità le punizioni collettive esercitate contro civili, tanto più se rifugiati in scuole protette dall'ONU e segnalate 17 (diciassette) volte, talchè persino il segretario generale dell'ONU, anche lui contagiato dal morbo antisemita, trova il coraggio di pronunciare parole di condanna e di chiedere l'incriminazione dei responsabili dei suddetti crimini.
      http://notizie.tiscali.it/esteri/feeds/14/07/30/t_94_ADN20140730210825.html?esteri
      Qua mi fermo con le citazioni che dicono più e meglio di come potrei dire io, ma che potrebbero turbare-me ne rendo conto e me ne scuso-le certezze e lo spirito che informano il post e molti dei commenti a suo sostegno.

      Elimina
  14. Malvino,
    ma ti rendi conto che tolti gli interventi di Antonio, i miei e quelli di qualcun altro questo post diventa un lungo delirio di “purezza”, di un fanatismo, di un integralismo rivoltanti e che trasuda violenza da tutti i pori? Molte persone fanno emergere il peggio di sé appena si mostra l’opportunità di farlo, in condizioni eccezionali gli psicopatici imperano, poi ci sono quelli che sono soltanto spaventati, ma non posso accettare che per una paura più o meno fondata uno si senta autorizzato a spegnere le vite di donne e bambini e che cerchi di giustificare tutto questo come “necessario”. L’intelligenza senza sensibilità, al servizio del proprio narcisismo sfocia sempre in barbarie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, figliuolo, ma è tutta colpa dei palestinesi.

      Elimina
    2. Che le persone siano capaci di dare il peggio di sé, in determinate situazioni, è un fatto acclarato. Però succede pure che alcuni ne approfittino per esibire quello che pensano sia il meglio di sé, come lei, Garbo. E sbagliano uguale (mi passi la licenza sintattica).

      Saluti

      Elimina
    3. @Garbo: mi fa piacere che lei tenga in alta considerazione gli interventi suoi e dei suoi colleghi di opinione. Anche masturbarsi vuol dire fare sesso con qualcuno a cui si vuole davvero bene.

      Elimina
    4. Marcoz,
      se stai scherzando accetto lo scherzo, se sei ironico accetto la tua ironia, certe volte mi lascio coinvolgere e anch’io do il peggio di me; se parli sul serio non ti seguo, considerando che mi conosco sufficientemente bene da riuscire a tenere a freno il mio narcisismo e da essere sicuro che non ho scritto ciò che ho scritto perché volevo fare la ruota del pavone nel blog di Malvino, ciò che leggi è l’espressione di ciò che sono. Non si tratta di esibire alcunché, si tratta del fatto che il mio pensiero e le mie modalità espressive si articolano in questo modo, se davvero lo trovi positivo non capisco cosa ci trovi di sbagliato. Sarebbe come trovare sbagliato che il centometrista sia veloce in pista, che la persona di cultura la esprima, che l’intelligente usi la sua intelligenza, che chiunque si impegni in ciò che eccelle.
      urzidil,
      io e Antonio su questo argomento non la pensiamo esattamente allo stesso modo, se desideri fartene un’opinione personale ti rimando al suo blog dove c’è anche un mio intervento (http://cosechedimentico.blogspot.it/2014/07/noi-accusiamo.html) … dunque io e lui non siamo “colleghi di opinione” … dunque io non sto facendo sesso con una persona a cui voglio davvero bene …
      Salvo il rispetto e il riconoscimento di alcuni principi etici su cui non transigo, come il valore che si da ad una vita umana e al proprio interlocutore, io sono abbastanza disponibile al dialogo e tollero posizioni anche molto diverse dalle mie; ecco, io e Antonio possiamo pensarla in maniera differente eppure c’è un reciproco rispetto per le rispettive posizioni, nessuno dei due ha la tentazione di liquidare l’altro per sminuire lui e ciò che dice, e alla fine io sento di avere un pensiero più ricco e articolato di quello che avevo quando ho iniziato il dialogo con lui. C’è anche da aggiungere che trovo piacevole questo dialogo e non mi succede solo con lui, ci sono diverse persone con cui mi piace scambiare qualche parere, a partire dall’argomento più impegnato fino al più futile. Per questo motivo ho una alta considerazione di alcune persone, non certo perché la pensiamo nello stesso modo … se per te questo è masturbarsi, ti consiglio di rivedere il significato del termine in questione.

      Elimina
    5. Garbo, non scherzavo e non ero ironico. Però, se ho fatto la pipì fuori dal vasino, chiedo clemenza, visto che qui non sono stato l'unico a fare analisi introspettive sugli avventori di questo blog: "Certo che hai un’immagine poco edificante dei palestinesi, trasformarli da popolo vittima (…) a “banda di tagliagole”. Disprezzare l’altro, il nemico, è sempre il primo passo che giustifica ogni possibile azione (…) quando si accendono conflitti di questo tipo, si accusa il nemico delle stesse nefandezze che noi facciamo o vorremmo fare, si chiam[a] “proiezione” in psicoanalisi, (…)."
      Tuttavia, non mi viene da pensare di aver sporcato troppo, quando leggo frasi come "Ora, io credo che di fronte al cadavere di una sola donna o di un solo bambino non ci siano più ragioni o giustificazioni che tengano e chi giustifica in qualche modo questo tipo di azioni se ne fa complice."

      "io e Antonio su questo argomento non la pensiamo esattamente allo stesso modo"
      Non ho avuto la tentazione di fare paragoni in tal senso, però posso farne subito un altro, e cioè che i tuoi interventi ricalcano esattamente quello che succede a livello mediatico: tirate le somme, la colpa è di Israele. Poi, sì, un accenno alle magagne dei palestinesi, di Hamas, si fa pure; ma glissando, perché entrare nel dettaglio delle responsabilità degli arabi è decisamente imbarazzante.

      Elimina
    6. Marcoz,
      non si tratta di fare “analisi introspettive”, quello è il mio lavoro e se tu avessi mai fatto una analisi comprenderesti la differenza, ho colto un atteggiamento e per farlo mi avvalgo degli strumenti che possiedo (sociologici, psicologici, logici e di puro buon senso), se qualcuno parla dei palestinesi (tutti quanti, non mi pare abbia fatto eccezioni) come una banda di tagliagole, glielo faccio notare, se poi questo qualcuno cercasse pure di trasformare quello che a me pare la vittima in colpevole, anche questo mi pare degno di evidenza. Permettimi poi di insistere sulla storia dell’uccisione di donne e bambini perché non mi pare molto condivisa in questo luogo, perché a partire dall’intestatario di questo blog giù fino a molti dei suoi commentatori mi pare pacifica, necessaria, auspicabile … io la trovo invece abietta e non trovo motivi validi perché questa aberrazione possa avvenire e ritengo non solo che chi la giustifichi ne sia complice, ma ne è complice persino chi non la condanna con la dovuta energia .. che vuoi, che ci posso fare, sono un inguaribile romantico che è convinto di vivere in un mondo popolato da barbari … barbari ripuliti, che si esprimono in corretto italiano, che sanno mangiare il pesce con le giuste posate e bere il vino bianco nel calice corretto, ma privi quasi del tutto di sensibilità.
      I miei interventi in questa sede sono risposte ad argomento, se qui predomina chi giustifica i massacri del governo israeliano io rispondo a queste “giustificazioni”, se ci fosse stato che giustificava Hamas e le sue azioni non avrei mancato di controbattere con la stessa energia. Trovo tuttavia che, pur fronteggiandosi opposti estremismi, che pur consapevole che se Hamas avesse le armi di Israele le userebbe probabilmente ribaltando il rapporto di forze, che il governo israeliano abbia un potenziale distruttivo enormemente maggiore, che la lotta sia impari e che abbia una responsabilità maggiore in quello che sta accadendo. ribaltando a mia volta il tuo rimprovero di essere parziale, hai letto finora (e siamo ad oltre 50 commenti) un commento, uno solo, che fosse equilibrato fra le parti (i tuoi compresi). Mi pare che fono adesso, con i limiti che ho cercato di evidenziare, i miei siano quelli che ci si avvicinano di più e ti assicuro che le mie posizioni non mi imbarazzano affatto perché io condanno la violenza dovunque si presenti, non ho mai ipotecato la mia libertà di pensiero per l’appartenenza o per la simpatia per una parte soltanto.

      Elimina
    7. Ah, quindi per mestiere spieghi alla gente cos'ha nella testa? Per prima cosa, dovresti imparare a non travisare quello che ti si dice:

      "se qualcuno parla dei palestinesi (tutti quanti, non mi pare abbia fatto eccezioni) come una banda di tagliagole".

      No, bello: il qualcuno in questione ha, nell'ordine:

      usato la definizione 'banda di tagliagole' in risposta al tuo negazionismo sul fatto che _Hamas_ piazzi i razzi e li lanci da zone densamente abitate, addirittura accanto agli hotel della stampa internazionale, facendosi scudo della popolazione civile come esplicitamente vietato dalle convenzioni internazionali;
      -ribadito che '_Hamas_ è una banda di tagliagole in missione per conto di dio'.

      Trattasi di affermazioni chiare e non ambigue che tu, estendole arbitrariamente ai "palestinesi tutti quanti", hai travisato, non so se volutamente o per carenza di strumenti 'sociologici, psicologici, logici e di puro buon senso', né m'interessa più di tanto appurarlo: sta di fatto che quello che sostieni è falso, poiché non corrisponde a quello che ho detto io.

      Elimina
    8. Garbo, stai parlando a uno che non si fa ingannare dalle belle maniere e che è convinto, come il Jocker, che appena le cose vanno male, i bei principi, i diritti, la giustizia eccetera vanno subito a farsi un bel bagno, e che tutti siamo pronti a scannarci a vicenda, al momento opportuno.

      In topic.

      L'equilibrio di giudizio non si raggiunge dando un salomonico 50 e 50 alle due parti (ma su questo mi sembri ferrato), bensì tenendo conto di tutti i fattori salienti in gioco.

      Tra gli arabi palestinesi, per una questione culturale, c'è una maggioranza di teste di cazzo (anche in Israele ci sono, ma sono una minoranza), la cui impostazione etica è su di un piano diverso da quello sul quale sta lo nazione che accusi di crimini di guerra (che ci sono, stai tranquillo, almeno come è fisiologico in tutte le guerre) e su cui stai tu, che dai il tuo giudizio. Stiamo parlando di una cultura dove è fortemente radicato il sentimento del sacrificio in prospettiva dell'al di là. Perciò è inutile fare gli scettici quando si sottolinea che per i palestinesi di Gaza l'incolumità dei civili non è una… priorità ("Nessuna popolazione civile al mondo proteggerebbe un’organizzazione che utilizzasse come scudi umani i suoi figli". Anche questo è un pre-giudizio); nessuna popolazione civile ammetterebbe il burqa o l'infibulazione, eppure…

      In questo scenario, non si tratta di giustificare le morti di donne e bambini ("se qui predomina chi giustifica i massacri del governo israeliano io rispondo a queste “giustificazioni”"), ma di mettersi a valutare un po' meglio quali sono le complicità che hanno portato, portano e porteranno ancora a questi risultati. E riconsidererei meglio anche il ruolo di chi si trova a essere l'esecutore materiale, di queste morti. Penso, ad esempio, al soldato israeliano che ha l'ordine di colpire una postazione di lancio di missili, ma che non fa fuoco perché corre il rischio di colpire qualche civile; poi, quei missili vengono lanciati, la "cupola" fallisce, e muore qualche civile israeliano; allorché lui dice:"Eh, scusate gente, ma siete morti perché rischiavo di uccidere donne e bambini palestinesi"(questo è un esempio in miniatura a guisa di paradigma).
      E infine riconsidererei meglio - per quanto riguarda specificatamente te, Garbo - i dati portati dal "contabile della morte" Urzidil sul rapporto di vittime civili per attacco israelianoi; perché se è vero che Hamas è "costretta" a sparare da zone densamente popolate (escludiamo per un attimo che non utilizza scientemente scudi umani) significheranno pur qualcosa, quei numeri.

      Elimina
    9. ["Anche questo è un pre-giudizio);"

      Ci tengo a precisare che i due segni di interpunzione sono frutto di un errore, e non volevano essere un emoticon. Lì ci dovevano essere solo i due punti.]

      Elimina
    10. Hai ragione babbo: è tutta colpa dei terroristi. Noi non siamo razzisti, sono loro che sono palestinesi.

      Elimina
  15. Io mi chiedo: se si trattasse di terroristi interni a Israele, verrebbero usati gli stessi metodi per combatterli?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mezzo serve il fine, ma tiene conto delle situazioni. E non sto a spiegarti la differenza che passa tra combattere un terrorista esterno e uno interno.

      Elimina
    2. Allora modifico la domanda: se i terroristi di Hamas si facessero scudo di cittadini israeliani, utilizzassero edifici abitati da israeliani, Israele opererebbe allo stesso modo?

      Elimina
    3. Israele, come ogni stato, ha il compito primario di difendere i propri cittadini.

      Elimina
    4. Ah ecco perché i palestinesi non hanno diritto a un loro stato. Geniale! Niente stato, niente diritti.

      Elimina
  16. Moni Ovadia sta sempre dalla parte degli oppressi: il popolo palestinese.
    Questo è l'insegnamento che viene dalla Torah ebraica.
    http://video.repubblica.it/edizione/milano/moni-ovadia-io-ebreo-sto-con-gli-oppressi-cioe-con-i-palestinesi/174287/172913

    Gad Ovadia e Moni Lerner

    RispondiElimina
  17. Malvino, ma come può una persona intelligente come lei sostenere lo sciovinismo israeliano? Ma non si rende conto della pericolosità e della negatività insite nell'ideologia sionista?

    Micus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ideologia sionista? Sciovinismo israeliano? Io mi limito a sostenere che la difesa di Israele è legittima. Veda di convincere Hamas a stare buonina e io le prometto che convinco Israele a non bombardare Gaza. Si impegni.

      Elimina
    2. Mi sembra di tornare bambino,...tra me e mio fratello, ...tu non fare quello, e tu smettila di fare questo, ...è colpa tua, ... no è colpa tua,... ecc. ecc.
      morti di mezzo non ce n'erano, ... e mia madre dava sempre e comunque la colpa a me, in quanto più grande, con molte più risorse, e tra i due l'unico ad avere capacità di far cambiare una "contestazione violenta" in qualcos'altro.
      Ho letto il lungo elenco dei morti, ...inutile scrivere qui il sito che lo riporta con nomi ed età, ho visto le devastazioni,.. e sono migliaia le persone che adesso sono nel terrore, considerando le altre guerre, in Siria, in Iraq, in Libia, ecc., forse centinaia di migliaia le persone terrorizzate.
      Ma questo non è il posto giusto per parlarne.
      Questo forse non è neanche un posto.
      Qualche anno fa, ho sentito Bush dire a Saddam che avrebbe fatto tornare l'Iraq al medioevo, e c'è riuscito davvero, al di là di ogni aspettativa, eppure Bush non è stato accusato di gravi crimini contro l'umanità,...
      Sono sicuro che non sia questo il posto giusto,
      Scusate

      Stefano Bolzano

      Elimina
    3. Non puoi parlare da juventino in un ForzaNapoli club.

      Elimina
  18. Se gli Israeliani sono violenti allora gli integralisti islamici che si ammazzano tra di loro e massacrano i cristiani in tutto il mondo che cosa sono ? Santarelli ? E sono pure convinti, i fessi, di andare nel Paradiso delle settanta vergini pronte a trombarseli !
    Nel frattempo per obbedire al Corano si moltiplicano sconsideratamente come le mosche senza porsi il problema di cosa dar da mangiare ai figli e siccome hanno fame scatenano ulteriori violenze. Prima o poi Israele finirà per soccombere sotto il peso demografico del mondo islamico primitivo e puerile allora vedremo se ci sarà finalmente un nuovo Rinascimento arabo o se le cose continueranno ad andare male per loro. Tanto ci saranno sempre l'America e l'Europa come capri espiatori, ma comunque tranquilli che l'invasione è già in atto da tempo, è solo questione di tempo e finalmente la Sharia spazzerà via tutte le teste di cazzo fiancheggiatrici per pura viltà . Basta veder come hanno ridotto la Libia e l'Iraq tutte le bande che si stanno scannando allegramente tra di loro ! Ma non è nulla a confronto dei pazzi fanatici nigeriani. L'Italia sarà il primo paese a cadere e ci faremmo allora un sacco di risate. Qualcuno magari si rimpiangerà a suo tempo i tanto odiati ebrei, gli unici che da soli difendevano i valori occidentali. Buon divertimento , vediamo cosa ne faranno adesso delle due simpatiche squinzette benefattrici in Siria !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mettici anche gli africani, gli esquimesi e certi frequentatori di blog.

      Elimina
    2. Poveri africani ed eschimesi. Ma cosa ti hanno fatto?

      LB

      Elimina
  19. Quante puttanate.

    Leggete qualche libro sul ruolo giocato dall'Haganah nell'immigrazione clandestina di ebrei contro la stessa politica inglese.
    Approfondite le responsabilità nel lasciare mano libera al Lehi e all'Irgun nelle loro azioni terroristiche contro la popolazione araba.

    Cresciuto in quelle condizioni, uno come Malvino oggi starebbe su un tetto a Gaza ad accendere la miccia sotto al razzo con la sua sigaretta.

    RispondiElimina
  20. "Cresciuto in quelle condizioni, uno come Malvino oggi starebbe su un tetto a Gaza ad accendere la miccia sotto al razzo con la sua sigaretta."

    Bellissima!

    Moni Lerner

    RispondiElimina
  21. Poverini, un miliardo e mezzo di arabi fanatici,gretti, violenti, trogloditi e ammazzacristiani a più non posso vittime di sei o sette milioni di ebrei.
    Gente che, in nome del Corano, dichiara tutti gli occidentali cani infedeli da sterminare o sottomettere e impongono quella follia disumana che è la Sharia non credo che possano passare tanto per povere vittime !
    Gli ayatollah iraniani dichiarano un giorno si e l'altro pure che Israele và cancellata dalla faccia della terra : son parole giuste da dirsi queste ?
    E perchè non si prendono la responsabilità una volta per tutte di farlo così risolvono i problemi di tutti ? Quali problemi poi ? Che cacchio gliene frega a loro di Israele così piccina e così distante ? Perchè invece di fornire armi ai Palestinesi non li attaccano loro ? Forse vi siete dimenticati che i maggiori nemici dei Palestinesi sono gli arabi stessi che pur di levarseli dalle palle li stanno facendo scannare con gli ebrei così si distruggono a vicenda. Il famigerato Settembre Nero fa riferimento al massaco perpetrato ai loro danni da Re Hussein di Giordania che in pochi giorni ne massacrò 15000 perchè tentarono di prendere il potere e usurparne il trono tramite attacchi terroristici manovrati dai Fedayn.
    La storiella dei poveri Palestinesi da difendere a tutti i costi è fasulla. Gli Arabi mirano ad occupare quelle terre facendo fuori tutti ma proprio tutti. Se morisse Israele , non preoccupatevi , Hamas e i suoi verrebbero tolti di mezzo dai loro falsissimi confratelli comunque in ogni caso perchè sono scomodi e pericolosi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ok, bravo e informatissimo sul passato, ma intanto ORA a macellare i palestinesi ci sta israele.

      Elimina
  22. Ho la sensazione che la cosa sia andata completamente fuori controllo. Non solo tra Palestina e Israele, ma anche nelle nostre menti. Siamo ormai allo scontro razziale, etnico, religioso, oserei dire ontologico, di fronte al quale ogni ragionamento è inutile. Il grosso guaio è che Israele si comporta da criminale contro un popolo che non ispira nessuna simpatia. Con il fanatismo israeliano ci si può identificare con quello islamico no. E' tutto qui.
    Credo però che se non si riesce in qualche modo a fermare tutto questo (evitando qualsiasi "soluzione finale" non praticabile) questo cancro si estenderà.
    Anche solo da un punto di vista demografico Israele, alla lunga, non ce la può fare.
    La soluzione è una sola, attualmente impossibile: due popoli, uno Stato, totale integrazione. Ed è una soluzione che non vuole nessuna delle due parti e nemmeno gli stati arabi e gli USA. Per cui ...

    RispondiElimina
  23. Mi diverte sempre quando Malvino fa una cagata(*) di post e mosche e mosconi arrivano a sciami per sbatterci il muso.
    Anche quando si capisce lontano un miglio che il Dottò l'ha fatto apposta.

    (*) Permettetemi la licenza poetica: L'aggettivo 'cagata', vorrebbe indicare un post non scritto con la precisione chirurgica e lo stile di Malvino.


    Lo ammetto, non ho letto tutti i commenti, ma mi sembra che manchi una cosa nelle mille (belle) parole scritte dai difensori dei (poveri?) bambini palestinesi: "lo stato di Israele non deve esistere, almeno là dove è."
    Ecco questa è l'unica conclusione logica a chi critica Israele di difendersi. L'unica.

    Quindi fate uno sforzo e assumetevi la responsabilità di una opinione chiara e non nascosta tra stucchevoli parole e ragionamenti di pace, fratellanza, volersi bene e altre balle.
    Posso anche comprendere che ormai molti, cresciuti (intellettualmente) sotto la stella rossa de 'noialtri, abbiamo dimenticato cosa significa 'responsabilità individuale' e, aspettando il documento conclusivo del congresso, argomentano sofismi triti e ritriti sui soliti nemici dichiarati.

    Ora che la stella è tramontata (almeno dove è stata provata) non ci si è spostati di molto dal solito cliché dei ragionamenti.
    (parlo dei ragionamenti, non delle conclusioni)
    Insomma è chiaro che Hamas (tutti quanti si mettono sotto il suo ombrello) non vogliano lo stato di Israele e lo dimostrano coi fatti.
    Loro almeno hanno l'onestà intellettuale di dirlo chiaramente.

    In qualche commento ho letto che chi rivendica allo stato di Israele di potersi difendere lo fa solo per il senso di colpa dell'olocausto.
    Comincio a credere che invece sia proprio il senso di colpa dell'olocausto a non far dire chiaramente "lo stato di Israele non deve esserci, almeno là dove è"

    Concludendo:
    Le conclusioni possono essere solo 2:
    1) Lo stato di Israele, va bene là dove è, e ha il diritto di difendersi.
    2) Lo stato di Israele non deve esserci, almeno là. ( e magari dire dove farlo)

    Poi uno può sciorinare mille ragioni a favore della sua tesi, e di piangere tutte le vite umane (o solo quelle che gli stanno simpatiche), maperlamiseria si abbia il coraggio di dire coma la si pensi !!!

    ettoregonzaga

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @ ettoregonzaga
      C'è una terza possibilità
      3) Lo stato di Israele va bene là dove è, ma non va bene così come è.
      Tra le opzioni 1) e 2) ci sono 66 anni di massacri in mezzo.
      Schierarsi per una o l'altra è avere ancora un punto di vista limitato.
      Scardinare i fanatismi di entrambi i lati è attualmente impossibile. Ragioni e torti sono pressoché indistinguibili, se non ci si vuole fermare alla contabilità dei morti.
      Forse per il 2100, se ci sarà ancora in piedi qualcosa, ci si arriverà all'unica soluzione possibile, ripeto: due popoli, uno Stato, integrazione totale.
      Per il 2100?
      Mi sa che sono ottimista.

      Elimina
    2. Un test? Come quelli di Berlicche?

      (occhèi, occhèi, come non detto… ritiro subito)

      Elimina
    3. Come la metti tu è troppo facile. Non esiste mica solo la critica al fatto che Israele si difende. Si può anche riconoscere che abbia diritto di difendersi, ma che nel farlo come lo fa sbagli in qualche cosa. Io posso ritenere che lei abbia diritto di difendersi da chi la aggredisce, ma se lei per difendersi lo immobilizza, poi lo spella vivo, e poi lo tagli a striscioline, io le contesto qualche eccesso, fermo restando che difendersi è suo diritto. Le sue conclusioni mi sembrano sballate.

      Posto che lo stato di sraeke va bene là dove è e ha il diritto di difendersi.
      1) sotto questo diritto qualsiasi comportamento è lecito e non si può sindacare niente
      2) si può discutere su cosa sia lecito far rientrare sotto questo diritto.

      Elimina
  24. Chissà quanti scrivono sono stati in entrambi i luoghi, anche non in periodo di guerra.

    lr

    RispondiElimina
  25. "Poverini, un miliardo e mezzo di arabi fanatici,gretti, violenti, trogloditi e ammazzacristiani a più non posso vittime di sei o sette milioni di ebrei.
    Gente che, in nome del Corano, dichiara tutti gli occidentali cani infedeli da sterminare o sottomettere e impongono quella follia disumana che è la Sharia non credo che possano passare tanto per povere vittime ! "

    Non c'è dubbio, il test è perfettamente riuscito, complimenti!
    Quello che sta 'tirando fuori' fa davvero impressione..

    RispondiElimina
  26. Sei mesi per chi diserta. Mostraci qualcosa di simile in un paese arabo.

    RispondiElimina
  27. Ettoregonzaga, la mia proposta è molto impopolare. Un unico stato palestinese-arabo, al cui interno interno possa vivere autonomamente e liberamente la minoranza israeliana, o comunque un unico stato con due regioni, quella araba e quella israeliana, ma al cui interno tutti i cittadini possano vivere pacificamente ed abbiano gli stessi diritti. Del resto prima della creazione dello stato di Israele per centinaia di anni in quelle terre arabi, ebrei e cristiani hanno convissuto anche pacificamente. L'idea dei due stati è una boiata, quelli devono imparare a stare insieme, ad accettarsi e a tollerarsi a vicenda.

    Micus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi scusi, ma perché uno stato palestinese-arabo con una minoranza israeliana? Oggi ci sono circa sette milioni di israeliani, la maggior parte dei quali nati lì. Quanti se ne dovrebbero deportare, secondo lei, perché i rimanenti possano essere una felice minoranza sotto l'illuminato governo di Hamas?

      Elimina
    2. Deportare nessuno, per sconfiggere il terrorismo islamico da una parte e lo sciovinismo dall'altra, è necessario creare uno stato di diritto che tuteli entrambe le parti, un nuovo stato ne israeliano ne dell'Anp, un nuovo soggetto che comprenda entrambe i territori e garantisca pari diritti per tutti senza distinzione di razza, religione, sesso, ecc. Un governo metà palestinese e metà israeliano. Creare due stati serve solo a creare olteriori muri, confini, distinzioni pronte ad esplodere.
      Uniti saranno più forti.
      L'ANP dovrebbe promuovere il nuovo stato ed isolare Hamas, Israele accettare di dissolvere lo stato ebraico per creare con i palestinesi una nuova nazione.

      Micus

      Elimina
    3. Esiste già questo Stato: si chiama Israele. Il posto migliore per un arabo (per un omosessuale e per un appartenente a qualunque minoranza) per vivere in medioriente è Israele.

      Elimina
    4. Ottimo. Per lei la soluzione è, insomma, che Israele si dissolva per fare un nuovo stato insieme ai palestinesi, dopo che questi avranno isolato Hamas. Faccio una controproposta, che è in sostanza simile ma un po' più praticabile: che i palestinesi facciano fuori tutti gli esponenti di Hmas, della Jihad islamica e simili, e che si presentino in massa ai valichi di frontiera, con bandiere di Israele, grandi ritratti di Ben Gurion e di Golda Meir e magari cantando l'Haktivah in arabo, per richiedere l'annessione di Gaza e Cisgiordania a Israele e il riconoscimento della piena cittadinanza israeliana ai suoi abitanti.
      A questo punto, avremmo uno stato binazionale, democratico e integrato, Oppure l'immediata creazione di uno stato palestinese a Gaza e in Cisgiordania. In ogni caso, per prima cosa avremmo eliminato Hamas e i loro simpatici colleghi.
      Che ne dice?

      Elimina
    5. PS: prendo atto che comunque non vuole più "un unico stato palestinese-arabo". La cosa mi conforta.

      Elimina
  28. Castaldi, a giudicare dalle reazioni rischia senz'altro meno se parla di camorra (e sicuramente a maggior titolo).

    RispondiElimina
  29. "E a quel vigliacco che si rifiuta di difendere la propria gente auguro con tutto il mio cuore che il prossimo missile arrivi dritto nel culo a lui."

    Non c'è dubbio, test perfettamente riuscito.

    RispondiElimina
  30. @-->annamaria

    Speriamo di vedere presto anche un qualche Mustafà al-Akkam che si debba fare sei mesi di galera perché s'è rifiutato d'imbottirsi di tritolo e di farsi esplodere alla fermata dell'autobus della zona israeliana di Gerusalemme.
    (PS Ho conversato di recente con una ragazza musulmana proveniente da quelle zone, che attualmente convive con un mio amico. Ho appreso, per chi come me non lo sapeva, che i kamikaze lo fanno per soldi, ossia si fanno esplodere in cambio della promessa di mantenimento vita natural durante della propria famiglia da parte dell'organizzazione. Sembra perciò che le 72 vergini non c'entrino).

    LB

    RispondiElimina
  31. Ho conversato recentemente con il cognato del mio portinaio che ha un fratello che si è fidanzato con una ragazza israeliana. Ho appreso che i bambini palestinesi bevono l'acqua dalle pozzanghere, non per carenza di rifornimenti idrici, ché anzi acqua fresca e purissima è fornita in abbondanza dal governo israeliano ma perché sono selvaggi di natura. Ho anche appreso che i poverini mangiano cibi crudi per innata preferenza, dato che il fuoco (amico) è fornito gratuitamente dal cielo da Tsahal.

    RispondiElimina
  32. Non discuto mai di Medio Oriente, e non lo sto facendo adesso. Mi occupo invece spesso di Italia, e fra le cose notevoli -in quanto poco note- devo annoverare la scarsa simpatia per gli ebrei di un sacco di grillini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco qua, i grillini sporchi antisemiti ci mancavano: grave lacuna che il nostro commentatore provvede con solerzia a colmare.

      Del resto, da un Movimento che trae origine ed ispirazione direttamente da Hitler e dal nazismo, come i 'media' dalla schiena dritta ci 'insegnano' con paziente e ossessiva ripetitività da qualche anno-il che vuol dire (se non si vuole scherzare, e loro "non" scherzano) vagoni piombati, campi di sterminio, camere a gas, forni crematori, genocidio- una spruzzata di sporco antisemitismo ci sta bene, dai.
      Concordo con il commentatore e mi congratulo con lui, che certo è esente da qualsivoglia tentazione di razzismo.

      Elimina
    2. Ringrazio per i complimenti. Nel caso fossero ironici, devo invitare il o la s.d. Annamaria a lasciar perdere i giornali e Hitler, e domandarsi come sia composto un certo 25% di votanti. Ci troverà molti (è il termine da me usato: molti ) individui dotati di scarse simpatie per gli ebrei, mascherate da uno schermo di carta velina chiamato antisionismo, o magari non mascherato affatto. Non è un caso che vi siano confluiti personaggi della sinistra estrema in odore di terrorismo e gente della estrema destra, a volte proprio estrema. Sarebbe anche interessante fare un sondaggio su quanti degli ultras del calcio che vanno a votare votino M5S. Forse sarebbe più semplice contare quelli che non lo votano.

      Elimina
    3. Nooo!!! Anche terroristi e ultras del calcio!!
      Ma dai, lei in creatività batte proprio tutti!
      Giornalisti dalla schiena dritta, venite un po' qua: c'è una miniera di spunti per i vostri coraggiosi pezzi...
      Vabbè, a 'sto punto mi arrendo. Lei ha ragione, sa?
      Passo e chiudo ( con un affettuoso saluto).

      Elimina
    4. Ecco, è meglio. (Certo, che sfiga: proprio adesso doveva parlare, il Sen. Di Battista? ).

      Elimina
    5. Ma l'ha letto davvero, l'ha letto davvero 'tutto',il post incriminato?
      O si è affidato a quanto ne hanno estrapolato i 'giornalisti' addetti alla lapidazione quotidiana di chi non è organico al decrepito regime targato 'sgorbietto della Provvidenza'?

      Quando Di Battista sottolinea che l'inferno iracheno di oggi è figlio della criminale invasione del 2003, motivata dalle infami menzogne raccontate al mondo da Colin Powell, ha ragione o torto?

      Quando scrive :"da quel giorno in Iraq c'è l'inferno ma i responsabili fanno shopping sulla Fifth Avenue e vacanze alla Caiman. L'avanzata violenta, sanguinaria, feroce dell'ISIS è soltanto l'ultimo atto di una guerra innescata dai partiti occidentali costretti a restituire i favori ottenuti dalle multinazionali degli armamenti durante le campagne elettorali", ha ragione o torto?

      E veniamo al punto 6 e al passaggio incriminato: quando si legge :" E' triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana", si è accorto qualcuno dell'inciso: "a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori", oppure si è preferito ignorarlo o magari tagliarlo, perché poco in linea con una tesi precostituita?

      Il post in questione è molto ampio e articolato: può piacere o no quello che c'è scritto, ma chi lo usa per linciare ha l' "obbligo"- se è un giornalista e non un cecchino- di commentarlo e farlo conoscere per intero.

      Oggi mi è capitata una cosa che da tempo 'immemorabile' non mi accadeva: mi è capitato di apprezzare non poco Marco Pannella per la
      sua lettura lucida, onesta e non superficiale di tutta la vicenda.

      P.S. Di Battista ha sì e no trent'anni, non è senatore.

      Elimina
    6. http://www.repubblica.it/politica/2014/08/17/news/la_diplomazia_pataccara_del_kissinger_di_grillo_e_casaleggio-93936001/?ref=HRER1-1
      Rogra

      Elimina
    7. Ho letto tutto il bignamino del Di Battista, e credo che la signora Annamaria mi consentirà un paio di rilievi. Lascio da parte ogni considerazione sulla padronanza dell'italiano e della logica del nostro per lodarne invece le spettacolari attitudini sportivi, sepce nella mai abbastanza celebrata specialità del salto di palo in frasca.
      Vorrei invece sottolineare un paio di aspetti chiave:
      1. Il Di Battista chiede una maggiore autonomia politica rispetto agli USA, a partire da diverse politiche energetiche per arrivare a una capacità di collocarsi autonomamente rispetto ad altri interlocutori, come la Russia. Bene, credo sia opportuno informarlo che in Europa c'è chi sta agendo effettivamente in questo senso: la Germania, leader mondiale nelle energie rinnovabili e che dà ad esse tanta centralità da inserire la Energiewende nella denominazione istituzionale del Ministero per l'economia, la Germania che ospita e organizza le trattative tra Russia e Ucraina, la Germania che ha congelato i negoziati per il TTIP utilizzando l'affare Snowden. La Germania che ha imposto una politica del rigore monetario indispensabile per mantenere e rafforzare l'autonomia dell'Europa rispetto a un sistema finanziario costruito sul predominio del dollaro. Mi attendo un significativo ripensamento del M5S rispetto alla signora Merkel e alle sue politiche.
      2. Il Di Battista parla di Stati etnicamente omogenei come di una soluzione preferibile a quelli multietnici (o plurinazionali). Su questo punto è facile sottolineare come le pratiche di costruzione di simili entità siano spesso poco eleganti e ancor meno pacifiche, ma diciamo che vorrei maggiori approfondimenti in questo senso rispetto alla fugace affermazione nel bignamino. Messa così, suona assai male.
      3. Soprattutto, siamo certi che sia davvero sensato leggere il fondamentalismo islamico come un prodotto dello sfruttamento da parte dell'Occidente? Tanto per fare un esempio, Boko Haram è attivo nella Nigeria nord-occidentale, mentre i giacimenti petroliferi, con tutto il corredo di espropri ai danni delle popolazioni locali, si trovano sulla costa meridionale. In pun Paese delle dimensioni della Nigeria, non si tratta di un dato di poco conto, E che dire dei massacri fatti dal regime fondamentalista del Sudan (alleato dell'Iran) ai danni delle popolazioni meridionali, in questo caso con lo scopo diretto di controllare direttamente i giacimenti di petrolio?
      Più in generale, il fondamentalismo islamico è un'ideologia la cui diffusione è dovuta in buona parte alle politiche saudite, e il cui contenuto portante è una sorta di populismo militante basato sull'adesione totale all'interpretazione autorizzata dell'Islam: in altre parole, una visione politica assimilabile al fascismo, più che a qualsiasi altra. Non a caso, l'obiettivo primario dei fondamentalisti è l'egemonia sul mondo islamico, con lo scopo di riunificarlo e purificarlo: tutt'altra cosa rispetto all'indipendentismo nazionale proprio, per esempio, dei curdi. Una simile visione del mondo va molto oltre la risposta allo sfruttamento, e mi sembra che vada vista nel suo complesso, riconoscendo che anche gli arabi, i musulmani e gli sfruttati in generale hanno il pieno diritto di essere dei pezzi di merda per conto loro, senza trattarli da bambini che si possono sempre perdonare.

      Insomma, volevo solo dire che Di Battista è un cretino, ma è uscito un bignamino anche a me.

      Elimina
    8. Giustissimo criticare e anche stroncare, come fa lei, il post in questione (che anche a me-detto per inciso-appare tutt'altro che inattaccabile: troppo lungo, a volte confuso, farraginoso e contraddittorio).
      Ma non è questo il punto.
      Il "punto", è che per due giorni ci hanno spiegato, a reti, microfoni e giornali unificati, che Di Battista è 'un terrorista che sta con i terroristi che decapitano i cristiani'; e lo si è fatto usando un breve passaggio del suo post, isolato da tutto il resto, con il preciso scopo di alterarne, distorcerne, sfigurarne e in definitiva censurarne, il reale pensiero.

      Questo, solo questo, è il "punto": una 'informazione' di tal fatta non è informazione, ma puro e deliberato killeraggio.

      Elimina
    9. Credo che ci sia ben poco da alterare, distorcere, sfigurare o censurare nel pensiero del Di Battista; soprattutto, credo che ci sia poco pensiero. Chiacchiere superficiali, nozioncelle approssimative e raccogliticce, spiegazioni confuse e semicircle ed errori marchiani sì, ma poco altro.

      Elimina
    10. Tutta Israele, dal Portico di Ottavia a Baghdad, diglielo a Beppe.

      Elimina
    11. No, Annamaria, non è quello per me il punto: il punto è questo prosopopeico considerare costantemente gli interlocutori cerebralmente deficitari, in particolare quando ci si trova di fronte allo sputtanamento definitivo. Io l'ho letto il post di Di Battista, come secondo me moltissimi qui, almeno per ampi stralci. Questo sussulto di berlusconiano "va letto nel contesto" - "va letto tutto" - "al netto della stampa che mistifica" che riciccia a difesa di tesi infantili non fa onore né al movimento né ai loro fervidi sostenitori. Non vedo dove dalla lettura dell'interezza del post possano ricavarsi stralci di pensieri o stracci di elementi che esonerino o addolciscano le affermazioni "virgolettate" di una testa d'ariete della storiografia de noantri di grilliana fede che -per inciso- non arriva nemmeno a distinguere una metropolitana da una testa mozzata. Ora Lei, Annamaria, ha l'obbligo logico e deduttivo di decretare Israele nel diritto di far saltare in aria chicchessia con qualunque arma e senza qualsivoglia considerazione del diritto internazionale, perché se i finti modellini di Colin Powell di una dozzina di anni fa bastano ad esonerare l'IS dal rispondere delle proprie strategie di guerra, a maggior ragione quello che hanno fatto i nazisti qualche tempo più addietro dà pieno diritto a Israele di non dover dar conto di qualsivoglia strategia terroristico militare voglia attuare da qui ad un tempo indefinito. Vede cosa si paga a trattare gli interlocutori come sprovveduti? Si finisce per abbassare la guardia e fare una pessima figura.

      Elimina
    12. 1)"Questo sussulto di berlusconiano ": il 'sussulto di berlusconiano' lo lascio tutto a lei, grazie, nonché a coloro che con Berlusconi, di fatto, governano e infangano la democrazia da 20 anni, nonché alle gentili signore di chiara fede piddina che si sono recentemente esibite in pornografiche effusioni con i berlusconidi, roba da far impallidire le povere, bistrattate olgettine.

      2)Se la mia informazione si fosse esaurita in quello che i 'media' mi hanno somministrato, in modo martellante, per un giorno e mezzo, mi sarei convinta che Di Battista è un mostro criminale, amico di terroristi che decapitano i cristiani.
      Quando sono andata ad informarmi dalla fonte, mi sono fatta un'idea del tutto diversa: ho letto un articolo che ha passaggi condivisibili insieme a punti deboli e diverse défaillances, ma che-anche a volerlo considerare il prodotto di 'un cretino', come del tutto legittimamente è apparso a @Urzidil- è comunque lontano anni-luce dall'immagine superficiale e distorta che ne ha dato un' informazione organica-essa sì- a Berlusconi, a Renzi e alle nuove 'olgettine-ministro'.
      Sulla disonestà di una tale operazione mediatica, mistificatrice e censoria, si sono espresse voci ben più autorevoli della mia (Alessandro Gilioli e Massimo Bordin, per esempio) e non sospette di particolari simpatie grilline.

      3)" l'obbligo logico e deduttivo di decretare Israele nel diritto di far saltare in aria chicchessia con qualunque arma e senza qualsivoglia considerazione del diritto internazionale".
      Non penso ci sia bisogno di decretare alcunché, visto che Israele, da più di 60 anni, fa quello che vuole: ignora sistematicamente il diritto internazionale, viola decine e decine di risoluzioni ONU, commette crimini di guerra e pratica pulizia etnica nella più totale impunità.

      4)Vorrei ricordare sommessamente, en passant, che tutti i 'mostri' che negli ultimi decenni ci hanno impegnato ,angustiato e travagliato, sono "nostre" creature, inventate per far la guerra ad altri 'mostri'.
      'Nostri' i Talebani, 'nostro' Saddam Hussein, 'nostri' i terroristi di al-Qaida, 'nostro' (coccolato, onorato e riverito fintanto che tornava utile) Gheddafi, 'nostri', appassionatamente 'nostri' gli estremisti sunniti dell'Isis che oggi sono i criminali tagliateste che tutti vediamo , ma che fino a ieri-guarda un po'- erano i 'nostri eroi' impegnati per la libertà della Siria .
      Altro che Di Battista! Non era di Battista a presentarceli come 'eroi', nossignori, erano proprio quegli stessi 'giornalisti' di cortissima memoria e di coscienza nera come la notte che oggi lapidano Di Battista.

      5)Provare a vergognarsi un po': mica tanto, solo un po', 10 minuti prima dei pasti principali, farebbe anche bene alla salute.

      P.S. Chiedo scusa al padrone di casa per il mio 'eccesso di occupazione', ma non sempre riesco a lasciar perdere.


      Elimina
    13. @ Annamaria
      1) Lo lascia a me? Ma quando mai.
      2) Qui si sarà accorta che bazzicano persone che leggono, anche se continua a pretendere di aver a che fare con persone che non si informano, semplicemente perché pare che non concepisca nemmeno che queste persone possano dare un diverso valore di nobiltà allo storico discorso di Di Battsita. Inoltre, i passaggi tanto celebrati sono passaggi chiave del ragionamento di Di Battista e costituiscono a suo modo di vedere il nesso tra azione e reazione, e determinano dalla sua prospettiva il tipo di atteggiamento da intraprendere nei confronti dei gruppi terroristici. Costituiscono, in poche parole, il punto originale della sua teoria dell'azione politica internazionale. Il resto del suo pensiero non fa notizia semplicemente perché banale e perché di tipo osservazionale.
      3) Il mio punto rimane: lei dovrebbe riconoscere a Israele tutto il diritto di usare qualsivoglia strategia militare scelga di usare ed ha sin qui usato, una volta che rinunci o abbia rinunciato a quella non violenta. Attendo che questo punto 3 si tramuti in un'abdicazione a tutto quanto sostenuto nei suoi messaggi che lo hanno preceduto.
      4) Non comprendo cosa rilevi.
      5) Non quando non ve ne è motivo.

      Elimina
  33. nuova dimostrazione che la nascita di israele fu un errore imperdonabile, l'ultimo crimine pepretrato in nome dello "stato nazione".
    ammesso e non concesso che israele è la luce e i palestinesi sono le tenebre, facciamo che che hamas è debellata e a guinare i palestinesi c'è omar ibn gandhi, integerrimo pacifista non violento: che fa israele? si ritira nei confini del 1967? smantella tutte le colonie? permette il ritorno dei profughi (ovvero dei loro discendenti) e/o assicura a tutti gli espropriati un conguo indennizzo? permette la nascita di uno stato palestinese con capitale gerusalemme est? non fatemi ridere, ormai per israele la guerra è l'unica ragione di vita, lo stato sionista non è stato pensato per la pace, in un clima pacifico cadrebbero tutti gli alibi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti l'ANP ha rotto le trattative dopo la presentazione delle proposte di Barak e di Olmert solo perché i palestinesi (loro sì) volevano la pace, e mandavano i loro pirotecnici ambasciatori nei mercati e sugli autobus israeliani solo per contribuire alla consolidamento dei legami di amicizia.
      Sappiamo tutti che chi interrompe le trattative di pace è un pacifista e chi le porta avanti è un guerrafondaio.

      Elimina
  34. Caro Malvino, leggo con grande costanza quel che pubblica e non l'ho mai ringraziata per le tantissime cose che, da giovane e ignorante, ho imparato qui. Mi trovo d'accordo con buona parte di quel che scrive, e dove dissento riconosco comunque una cultura, intelligenza e onestà intellettuale che mi sono d'aiuto e di stimolo.
    Poi c'è l'argomento Israele/Palestina, in cui mostra un inspiegabile atteggiamento da ultrà; e non sto dicendo che la ragione debba stare sempre nel mezzo, ma che il ragionamento e la discussione vengono rasi al suolo dal disprezzo incondizionato per una parte e dal tifo per l'altra.
    Non mi dispiace che, nell'implicito giudizio morale che ci scappa sulla storia, lei accusi una parte e io l'altra: mi dispiace non avere niente da capire e da imparare da questo.
    GF

    RispondiElimina
  35. A si?
    Vedi che informarsi è importante.
    Se loro son contenti così, creature.

    LB

    RispondiElimina