lunedì 20 ottobre 2014

Alto alto


Poco probabile che Renzi abbia letto l’Epilogo de’ dogmi politici del cardinal Mazzarino, figurarsi, è incolto più d’un ciuco, e quella è la sua forza, Dio non voglia senta il bisogno di costruirsi dei fondamentali, ché rovinerebbe di gomito, ginocchio e muso come chi pedala pensando alla meccanica della bicicletta. Non l’ha letto, c’è da giurarci, tuttavia non sorprende che fino a un certo punto non ne abbia bisogno, perché le regole della misura nell’esercizio dell’imperio trapassano dai classici alla memorialistica dei leader democristiani, all’aneddotica della lezione spiccia che si apprende all’oratorio, all’esergo scritto con l’inchiostro simpatico nell’avantesto di un enciclica sociale. Solo fino a un certo punto, però, perché in questo genere di distillato va persa la materia grossa aggiungendosene quella che impercettibilmente sfalda da quel che ingromma la serpentina, ed è così che la dissimulatio del cortigiano d’età barocca s’intorbida della vischiosa ipocrisia d’un fanfaniano di risulta.
Ma la diretta streaming di quest’ultima direzione del Pd ci dice che anche l’opposizione interna soffre o gode, secondo come si voglia intenderlo, lo stesso genere di intorbidimento: distilla il Kruscev del XIX Congresso del Pcus e attende con malcelata impazienza di poter mettere nel bollitore quello del XX. A ciascuno i propri distillati. Sicché al segretario, che al momento è ancora vivo e tra le sue prerogative rivendica a ragione il diritto di ammonire, torna facile somministrare goccia a goccia il suo.


3 commenti:

  1. Il cardinal Mattarino, se non mai alto alto, appare meno basso basso di padron Pinocchietto. Il riposo dei nostri colli, non più costretti a chinarsi continuamente per evitare i peggiori colpi dal basso, è il suo primo vantaggio - che sia l'unico, mi pare che siamo quasi tutti pronti a non viverlo come delusione ed inganno.

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  2. OT
    Segnalazione:

    http://www.repubblica.it/cultura/2014/10/24/news/e_lei_la_vera_maddalena_svelato_il_mistero_di_caravaggio-98877106/?ref=HREC1-17

    LB

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    1. C'è quello strano cartiglio allegato a retro, bisognerebbe analizzare bene quello, perché la nuova Maddalena della Gregori (che nell'85 era strasicura che il dipinto originale fosse quello fino a ieri attribuito al Merisi) non convince proprio, a cominciare dal pannato (a dispetto di quello che la Gregori afferma). E' che di Maddalene del Caravaggio ne girano ormai 15 e verrebbe da pensare che tutte, compresa questa, siano solo copie. Poi c'è da aggiungere che questa smania di ridurre il lavoro critico all'attribuzione - malvezzo sul quale l'ultimo Zeri ha scagliato i suoi divini strali - si consuma tra interessi enormi e ignoranza del pubblico. Insomma, non me la sento proprio di buttare giù un post, vorrei una perizia sul cartiglio. La ricostruzione dei passaggi dell'opera fatta da Calvesi è convincente e dunque ci sarebbe da pensare che la vera Maddalena sia quella da collegare alla Madonna del Rosario e dunque quella che prende la via per Marsiglia, in pratica la Maddalena Klein. E' che quel maledetto cartiglio mette tutto a soqquadro. Rimane il fatto che quest'ultima Maddalena - a giudicare dal poco che è dato vedere dalle riproduzioni che girano in queste ore - non è poi 'sta cosa di così devastante bellezza rispetto alla Klein. Né è detto che, se lo fosse, sarebbe questo a renderla di fatto dovuta alla mano del Caravaggio. Ci sono dei "caravaggi" di Simon Vouet che sono più belli dei Caravaggi di certa attribuzione. E per finire - repetita iuvant - Caravaggio è pittore di effetti speciali. Fottutamente sopravvalutato.

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