martedì 24 febbraio 2015

O-oh!

O-oh! A chi gli fa presente che sta a Palazzo Chigi senza essere passato per le urne, il Cazzaro risponde che la nostra è una democrazia parlamentare, e che il Presidente del Consiglio non viene eletto dal popolo, ma nominato dal Presidente della Repubblica. Non sono passati neanche due anni da quando, a Daria Bignardi che gli chiedeva: «Lei non vorrebbe governare questo Paese?», rispondeva: «Sì, ma passando dalle elezioni, non dagli inciuci di Palazzo» (Le Invasioni Barbariche, 17.4.2013): deve aver scoperto che non è indispensabile, ma solo dopo aver inciuciato il necessario. Ora – o-oh! – scopre che la nostra è una democrazia parlamentare, ma solo dopo aver scritto una riforma del Senato e una legge elettorale che riducono il Parlamento a un vidimatore di decreti del Governo, per giunta con l’obbligo di doverli vidimare prim’ancora di poterli leggere, sennò tutti a casa, e niente ricandidatura, perché nella lista bloccata c’entri solo se vuole il Segretario del Partito, che incidentalmente è pure Presidente del Consiglio: scopre che la Costituzione esiste solo dopo averla ignorata, il Cazzaro. Come in certi paesini siciliani, come presso certe tribù afghane: prima stupri la ragazza che ti piace, e poi la chiedi in sposa.

7 commenti:

  1. Però mi permetta un distinguo. Una cosa è dare a Renzi del paraculo, del contaballe e dell'approfittatore, cosa difficile da negare avendo sott'occhio le dichiarazioni di quando era il rottamatore e quelle odierne, barricato nella stanza del potere.
    Una cosa è dire che il suo governo è frutto di un golpe, che non l'ha eletto nessuno (vero, ma manco De Gasperi se è per questo), e che il fatto che sia premier è una ferita alla democrazia.
    Capisco che questa sottigliezza non sia compresa nel mondo a cinque stelle, dove l'anno uno della politica è la discesa in campo di Grillo (chissà prima chi votavano...), ma vedere cadere nello stesso equivoco un Landini che dovrebbe avere un po' di cultura istituzionale in più mi ha fatto cadere le balle. Che già stavano a terra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei può scomporre l'atto col quale mi sferra un pugno in tanti microsegmenti, nessuno di per sé lesivo della mia integrità, ma è il loro insieme, il modo in cui sono articolati, la finalità che questa articolazione prefigura, a fare il pugno.

      Elimina
    2. Forse non mi sono spiegato bene. Anche io considero l'operato di Renzi un pericolo per la democrazia. Ma la ragione non è 'non l'ha eletto nessuno', come pare dalle parole di Landini e come ripetono i cinquestelle da un anno (l'unico partito a non aver presentato il candidato premier, se avessero vinto per coerenza avrebbero dovuto chiedere le dimissioni del loro primo ministro).
      Altrimenti si rischia che il merito venga sommerso dalla caciara, di fronte a un argomento che traballa è facile beccarsi dei 'rosiconi' e dei 'gufi'.
      Questa riforma dell'assetto costituzionale, legge elettorale al seguito, fiducia usata a babbo di minchia, governare per decreti etc è il pugno, e lo sarebbe pure se Renzi fosse stato eletto con il 70% dei consensi e un tappeto di petali di rose.

      Elimina
    3. La mia non era una critica, ma una glossa.

      Elimina
  2. E vogliamo parlare del «Saremo in grado di fare qualche decreto in meno, se le opposizioni faranno qualche atto di ostruzionismo in meno»?

    RispondiElimina
  3. Nel quadro di uno studio scientifico delle tecnoche di manipolazione dei mass media, Interessante ieri sera in tivvi Lupi, ministro del governo Renzie, che difende SalviniLEGA che sabato farà una manifestazione "di protesta" contro il governo, per attirare "i voti di protesta" su un compagnuccio di merende che alla fine glieli riporterà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. suvvia la tecnica 'partito di lotta e di governo' è vecchia come il Colosseo. La Lega c'è riuscita per vent'anni, e pure Berlusconi quando era al governo con una maggioranza che la DC nel '48 se la sarebbe sognata si faceva passare per una povera vittima all'opposizione in un paese dominato dai comunisti.

      Elimina