venerdì 20 febbraio 2015

«Santità, che bell’anello!»

La notiziola del bambino autistico di Valmontone cui si è impedito di seguire il resto della scolaresca in visita al Vaticano mi fa tornare in mente la barzelletta del ragazzo gay che il parroco non vuole portare all’udienza papale temendo che le sue eloquenti movenze possano causare qualche increscioso imbarazzo, ma che alla fine riesce a strappare il consenso, giurando che saprà contenersi. Tutto fila liscio fino a quando il ragazzo non arriva dinanzi al papa, s’inginocchia e, baciandogli la mano, esclama con tono fin troppo esageratemente effeminato: «Santità, che bell’anello!», e il papa gli risponde: «Non me ne parlare, sapessi come sono belli gli orecchini che gli fanno da parure, ma questi stronzi non me li fanno mai mettere». Nel caso del bambino autistico, il motivo del divieto alla visita in Vaticano è stato il fatto – dicono – che il caso fosse ingestibile. Come se Bergoglio non desse alla Curia le stesse preoccupazioni. 

2 commenti:

  1. Uno di quei post che rendono Malvino inconfondibile.

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  2. Sono padre di un ragazzino autistico. Il Vaticano non c'entra nulla: non sarebbero riusciti nemmeno a portarlo al mare con la classe... solitamente si preferisce dire che dà problemi e lo si "invita" a stare a casa...
    Stefano

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