martedì 26 luglio 2016

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Non escludo che un calciatore possa affezionarsi alla città che dà i colori alla squadra in cui gioca, soprattutto se in quella città è nato o in quella squadra ha giocato per molti anni, ma si può pretendere che, dopo esservi rimasto solo per tre anni, la ami al punto da rinunciare a unofferta estremamente vantaggiosa che gli venga fatta da unaltra società di calcio, che peraltro si impegna pure a pagargli la penale per la rescissione del contratto? In buona fede, si può arrivare a sentire che abbia fatto offesa alla città che lascia e addirittura a dargli del traditore, quasi avesse stretto un patto di sangue, e lavesse violato?
Beh, non costituirà saggio attendibile, ma, nellarco delle due ore che oggi ho speso in giro per sbrigare alcune faccende, in città non si parlava daltro, e proprio in questi termini: Higuain ha offeso Napoli, Higuain ha tradito Napoli. Non la squadra del Napoli, dove parlare di offesa e tradimento, seppure esagerando, ci potrebbe pure stare: no, loffesa e il tradimento si sono consumati a danno dei napoletani, e, almeno a quanto mè parso di poter intendere tra gli insulti che contestualmente venivano rivolti a sua madre, a sua moglie e a sua sorella, offesa e tradimento vanno considerati tanto più gravi perché si sono consumati per vile interesse pecuniario, che poi sarebbe una robetta di alcuni milioni di euro.
A strepitare che per due soldi Higuain s’è venduto lanima e ha sfregiato la città, gente il cui voto costa 50 euro, e che per 100 te ne porta 3, quello di sua madre, di sua moglie e di sua sorella, e guadagnandone 10, perché a ciascuna ne dà solo 30.

11 commenti:

  1. Evidentemente nun tengono altro per la capa.

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  2. Oltre l'interesse pecuniario, nel cahier de doleances del tifoso napoletano compare un'altra contestazione: "te ne vai dove non ti fischiano i rigori contro" (per esempio Boris Sollazzo, giornalista). Forse ho una visione limitata, però, dico, perché lamentarsi di un campionato non regolare eppure continuare a seguirlo? "Perché altrimenti che fai nella vita?" mi sono sentito spesso rispondere. E qui s'apre un po'un abisso.

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  3. Sii indulgente, Higuain ragiona da professionista, ma il tifoso "ragiona" da innamorato e quando l'innamorata ti lascia per un altro è abbastanza normale dargli della zoccola

    Antonio

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    1. @Antonio: è normale anche se la pagavi per le sue prestazioni?
      Ovvero: tecnicamente lo è, ma visto che lo sapevi anche prima, di che ti lamenti?

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    2. Io lettori come scialocco glieli invidio, Malvino.
      Lo sappia.
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

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    3. @Ghino: ho una clausola rescissoria piuttosto alta, ma se mi lasci i diritti d'immagine se ne può parlare.

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    4. @Scialocco: ti assicuro che la cosa dei clienti si innamorano delle puttane, per quanto incomprensibile, è una cosa straordinariamente comune

      Antonio

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    5. Specifico meglio che magari non si capisce che sono d'accordo su tutto col post di Malvino.
      La questione dell'indulgenza l'ho sottolineata perchè se ci si fa il sangue amaro pure sull'idiozia del tifoso innamorato (che ribadisco è normalissima) la prossima volta che si parla di Renzi si rischia l'infarto.

      Antonio

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  4. Il mondo del calcio è pieno di zoccole.....Ibrahimovich docet, ogni squadra in cui va, con consistente aumento del già cospicuo conto bancario, giura e spergiura di esserne stato tifoso fin da bambino e sono già 7, se non erro......tanto a Napoli non avrebbero vinto lo stesso lo scudetto, neanche col pipita. Amen.

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  5. Il tifoso non ragiona, ma dà prova della propria nullità mentale, sempre.

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  6. Il problema però non è che Higuain abbia scelto la Juve per soldi, perché a Napoli avrebbe probabilmente guadagnato tanto quanto (c'era a quanto pare una proposta di rinnovo). Ha scelto la Juve perché vuole vincere lo scudetto e soprattutto la coppa. Quindi, implicitamente ha detto "vi lascio perché con la vostra squadra non vincerò mai". Non è un fatto di affezionarsi, credo che lo sgarro sia proprio quello di chi pensa che non valga la pena di lottare per portare in alto la squadra in cui si trova, ma alzare le proprie chance di vincere in un contesto in cui l'evento è più probabile.

    Reazioni del genere poi le abbiamo viste in tutto il mondo, dalla Spagna agli USA. E trasversalmente, nel colto e nell'inclita. E' che l'essere umano tende a seguire e difendere il proprio branco, e a vivere come tradimento l'abbandono.

    Sentimenti naturali, non una questione di napoletanità (ok, poi sulla mancanza di senso della decenza di chi accetta ed esalta il voto di scambio, ci sto).

    L.

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