giovedì 21 luglio 2016

Considerazioni sull’intervista che Giorgio Napolitano ha concesso a Claudio Cerasa (Il Foglio, 20.7.2016)


Augurare la morte a qualcuno è penalmente irrilevante (Cassazione, 41190/2014), resta il fatto che spesso, quando l’augurio va a segno, la morte arriva sempre troppo tardi. 

8 commenti:

  1. Ma Ippocrate non troverebbe da ridire?
    O si può configurare come rifiuto dell'accanimento terapeutico?

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    1. ma quale accanimento, sarebbe una terapia ottima per i miei nervi

      Antonio

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  2. Come disse Petrolini a chi lo fischiava: "Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto".
    Così pensiamo anche ai Grandi Elettori che hanno messo Napolitano sul trono. E a tutti noi, piccoli elettori, che abbiamo delegato i Grandi Elettori. E ai compagni di partito che l'hanno tenuto in palma di mano.
    "Giorgio Napolitano è fatto così: è insieme cauto e coraggioso, prudente e determinato.... apparentemente freddo, distaccato, è invece uomo di tenaci passioni e profondi convincimenti. Ignora la demagogia, nel lavoro è preciso fino alla pignoleria, ama i ragionamenti chiari, i documenti (anche in inglese) pieni di cifre..."
    Miriam Mafai
    La Repubblica
    11 maggio 2006

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    1. Mi sembra l'accurata descrizione di un apparatchik.

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    2. e cosa vi aspettavate dalla compagna di Giancarlo Pajetta ?

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  3. Cosa hai da dire su Pajetta? Era uno con le palle quadrate che se ti guardava ti inceneriva.

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  4. Penalmente irrilevante ma anche assolutamente inefficace.

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